Postato il: 20-04-2007 @ 10:19 am -- letto 2755 volte
Un giorno mi svegliai in un campo
Non sapevo perchè ero lì, nè come vi ero giunto
Sentii però una gran fame e così mi guardai intorno
Vidi della frutta nel campo del vicino, mi avvicinai e ne colsi un po'
Nei giorni seguenti provai quella degli altri vicini
E trovai che era più buona; presto ne capii anche il perchè
Mi resi conto che anch'io dovevo coltivare quel terreno su cui giacevo da tempo
Cominciai a pensare a quale pianta coltivare, a come e cosa fare
Chiesi consiglio e mi documentai sulle piante
Ogni venditore ne aveva una da propormi
Non avevo le idee chiare, ma un giorno un vecchio contadino passò di lì
Tirò fuori dalla bisaccia un seme che con sorriso e gentilezza volle offrirmi
Non riuscii a rifiutarlo: si chiamava "Yoga"
D'altronde il terreno era ormai pronto per la semina
Tutti i giorni mi prendevo cura di innaffiarlo
E soprattutto ogni giorno gli rivolgevo il mio pensiero e vi riponevo la Speranza
Presto iniziò a germogliare ed il mio cuore sussultò di Gioia
Continuai a prendermi cura di quella piantina che ogni giorno di più cresceva vigorosa
Spesso mi soffermavo a contemplarla
Anche altri si accorsero di Lei e cominciarono a frequentarLa
Formiche, piccoli insetti, farfalle che Le svolazzavano intorno
Uccellini che Le facevano festa con canti, gatti che vi si arrampicavano su
Cani che si stendevano ai suoi Piedi
Api che succhiavano l'essenza dei suoi fiori
Ah! Quei fiori, dal fresco profumo e dalla celeste flagranza
Le ragazze ne facevano ghirlande per i loro capelli
Quella Visione inebriava il cuore e i sensi
Col tempo arrivarono anche i frutti che il sole rendeva dorati
Fresco e dissetante il loro sapore
Tutti i passanti assaggiavano quei frutti , frutti speciali, mai visti prima
Poi si riposavano alla Sua ombra
Ed anche il mio sonno ora ne era ristorato
Una notte, però, un tuonò mi svegliò
Annunciava l'arrivo di un temporale
Corsi a guardare verso il campo preoccupato
E notai ogni sorta di tempesta abbattersi su di Lei
Poi, ad un tratto, si trasformò in una nuvola di pioggia
Trascendendo così ogni pericolo e quando la tempesta si acquietò riprese il suo posto
Le gocce rimaste sulle foglie Le donavano un rinnovato sapore di freschezza come dopo un bagno
La luna apparsa tra le nuvole illuminava quelle gocce come stelle scintillanti
Raggi luminescenti si irradiavano ancora una volta da quella Visione
Riconobbi in quel brillio di diamanti gli occhi di un coro di Angeli
Li vidi trasformarsi nelle sembianze di quel saggio contadino
Smuovere la terra intorno, mutarsi in acqua ed innaffiare nuovi semi
Danzare intorno ai passanti che avevano scelto Lei per
Dissetare coloro che coglievano i Suoi frutti per dissetarsi
Sorridere ai vicini più volte infastiditi dalla Sua ombra che ricadeva sul proprio terreno
Sgambettare i passanti ignari di tale Bellezza
Meditando su tale Celeste Visione mi sentii attratto, poi perso ed infine parte di quel Tutto ... e non potei che ringraziare.....per tutto questo.