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IL 3 SETTEMBRE A VITERBO...
Postato il: 03-09-2007 @ 11:49 pm -- letto 3319 volte
Il Trasporto della Macchina di Santa Rosa avviene ogni anno, il 3 settembre, quando Viterbo celebra la sua Patrona.
La nuova Macchina, "Fiore del Cielo ", progettata e realizzata nel 2009, viene portata in processione dai 100 Facchini del Sodalizio di Santa Rosa in una Viterbo carica di emozione.
Ci siamo anche noi, un gruppo di curiosi "viandanti" in giro per la Tuscia. Andiamo in cerca di tradizioni, vacanze "alternative", relax e buona cucina.
Il 2 settembre, dopo un giro che ha toccato piccoli paesi e spiagge stupende, arriviamo nella "metropoli", uno dei maggiori centri della Tuscia: Viterbo .
Troviamo la città in fermento. Sembra che ogni singolo abitante sia in attesa di qualcosa di estremamente importante. Una rivelazione? La fine del mondo? L'arrivo di un divo di Hollywood? Non immaginiamo che si tratti di una processione religiosa, né tantomeno che coinvolga ed emozioni anche noi "non viterbesi"!
Il giorno successivo, infatti, ha luogo la più importante manifestazione religiosa dell'anno in onore di Santa Rosa , vissuta a Viterbo, condannata all'esilio per aver combattuto la tirannia di Federico II, protagonista di importanti miracoli e morta a 18 anni dopo essersi dedicata completamente ai deboli e agli indifesi.
Passeggiando attraverso le vie del borgo medievale, così perfetto che sembra di stare dentro un libro di cavalieri, ci imbattiamo in un corteo storico, in cui ognuno dei 300 figuranti ha un costume ricco e curato, confezionato, ci dicono poi, da sarti ed artigiani del luogo.
Si segue solennemente la manifestazione, soprattutto al passaggio della reliquia con il cuore della Santa, anticipando la carica emotiva del giorno successivo, quando la Macchina di Santa Rosa sfila, trainata da 100 Facchini e illuminata da 800 candele al vivo, in mezzo a migliaia di persone.
L'argomento ci incuriosisce e decidiamo di documentarci per arrivare preparati all'evento. Il Museo del Sodalizio di Santa Rosa è quello che fa al caso nostro:riproduzioni, testi e documenti ci svelano la tradizione e la magia della Macchina. Innanzitutto, vediamo varie riproduzioni delle macchine che, in 755 anni, si sono avvicendate nel fatidico giorno della processione. La Macchina di Santa Rosa, infatti, viene rinnovata e riprogettata ogni 5 anni. Partendo dalla prima e seguendo la tradizione, si sono sviluppate macchine sempre più elaborate ed evolute, fino ad arrivare a "Fiore del Cielo ", realizzata nel 2009 su progetto dell'architetto Arturo Vittori , una spirale di luce e fiori.
Decidiamo di andare a vedere la Macchina! Prima sorpresa: è un'opera d'arte, un struttura di luce e angeli alta 30 metri e del peso di circa 5 quintali, un misto di tradizione e innovazione da cui fuoriesce fumo d'incenso e una cascata di petali di rose, uno per ogni abitante di Viterbo. Rappresenta, appunto, una spirale di fiamme di fede e fiori, sovrastata dalla patrona della città, ed è nata, come già detto, dal team guidato da Arturo Vittori di Bomarzo . Adesso l'architetto non sarà più "solo" il fratello dell'astronauta, ma passerà agli annali di Viterbo, come il padre di Fiore del cielo, la macchina di Santa Rosa 2009-2013 che, con un profondo studio, regala un gioco di luce grazie ad una tecnologia avanzata. È un'unione di tradizione e modernità e si rifà al classico campanile che cammina e si attorciglia. Fasci di luce che illuminano le rose ricoperte di tessuto ignifugo quando la macchina fa sosta nelle piazze e conferiscono dinamicità e movimento alla struttura. Proprio quest'anno è stata nominata "Patrimonio d'Italia" e l'idea di vederla in movimento ci spinge ad arrivare con largo anticipo in piazza. La macchina parte alle 21.00, ma già tre ore prima le strade sono gremite di gente.
Finalmente il momento è arrivato. Silenzio. Poi un boato e grida dei fedeli che invocano Santa Rosa e incoraggiano i Facchini. E qui scopriamo che la Macchina non è una macchina nell'accezione comune del termine. Cento persone, in divisa bianca e cintura rossa, simbolo della passione, con speciali copricapi di stoffa o di cuoio pesante, portano a spalla l'imponente struttura, spinti dalla fede, dalla devozione e da una forza fisica non comune. Sono, appunto, i Facchini, uniti da 26 anni in uno stretto Sodalizio e perpetratori della tradizione. E sono loro, che divisi in gruppi, vere e proprie gerarchie, trasportano la macchina per le vie del borgo. Ci sono «i ciuffi », che con i loro copricapi di cuoio imbottiti di canapa, che scendono fin sulle spalle, si posizionano sotto le grandi travi e sollevano la macchina; ai lati delle travi, «le spallette» , che hanno un cuscino imbottito da posizionare sulla spalla; «le stanghette », che guidano dal di fuori della base della struttura; «le corde », che tirano le robuste corde di canapa agganciate alla macchina e «le leve », fondamentali negli ultimi 1200 metri in salita verso la chiesa di Santa Rosa che spingono da dietro e aiutano i compagni.
La macchina, altissimo "Fiore del Cielo", ci passa accanto, ci sovrasta e, arrivata in piazza, si ferma, inondando di luce gli angeli e le rose. La luce che emette è calda e solare. I volti dei Facchini non tradiscono l'enorme fatica e sono illuminati dall'emozione. La gente attorno a noi si commuove al passaggio...e noi ci sentiamo un po' parte di loro, di tutti i viterbesi che, come ogni anno, da 761 anni, assistono alla spettacolare processione animata da fede, devozione e amore per le antiche tradizioni.©Bettyboop
Ultimo aggiornamento il 30-08-2024 @ 08:07 pm
Commento di: Aspirina (Postato il 13-02-2008 @ 06:55 pm)
Commento: Grazie Betty, è stato un piacere leggerti, noi abbiamo visto più di una "macchina di S.ta Rosa" poiché i miei nonni erano originari della zona. Ti assicuro che l'emozione è palpabile specie nell'ultimo tratto di strada, nella grande fatica dell'ultima ascesa, in cui si fonde la fede e l'empatia della folla, per sostenere con il pensiero i magnifici Cavalieri di Santa Rosa.
ed eccoli i cavalieri (i facchini di Santa Rosa) immortalati da qualcuno che li apprezza.
aspi
Commento di: ratava (Postato il 10-02-2012 @ 03:08 am)
Commento: Betty cara, il tuo racconto del trasporto della macchina di Santa Rosa è bellissimo. Però, il Volo D'angeli è durato circa 10 anni. e se ben sai, questa macchina, si piegò adagiandosi alla parete. E quell'anno non passò. Mi sono documentato in materia. ciao