Postato il: 06-06-2007 @ 09:48 pm -- letto 2873 volte
Da una settimana aspettavo questa giornata. Avevo deciso, ormai era stabilito. Quando sarei uscita, come avrei fatto, come avrei affrontato il viaggio, risolto i piccoli inconvenienti. Stavo aspettando, quasi col fiato sospeso. Cosa avrei indossato, cosa avrei detto. Come sarei apparsa ai miei interlocutori. Già mi prefiguravo quasi il ritorno, gli effetti nel mio ambiente, i commenti, i pareri.
Ma io ho un difetto: mi annoio subito. E se devo aspettare troppo, già sono stufa. Così, dopo aver immaginato tutto, le frasi, la sorpresa, i saluti, stamane mi pareva di aver già vissuto tutto, ormai. Così, di colpo, mi sono detta:_Non vado_
Mi son sentita subito meglio, lietamente sollevata. Ho iniziato un noioso lavoro che avevo in sospeso da tempo e ne ho fatto con allegria ed entusiasmo più della metà. Leggevo e rileggevo le parole scritte e sogghignavo:_Ottimo_dicevo tra me e me_ questa sì che è una cosa positiva_
A casa mi vedevano così contenta al lavoro, che si son sentiti quasi contagiati: sono andati a prendere delle pizze, e abbiamo cenato un po' prima.
Chissà se hanno capito che il mio divertimento più grande è buttare all'aria i piani preconfezionati: mi fa sentire libera.