Postato il: 09-01-2013 @ 03:54 pm -- letta 2111 volte
il mio animo ruggisce
imprigionato in un debole corpo che perisce.
di che crimine mi sarò mai macchiato?
per meritar un esistenza di questo stato?
al criminal spetta la cella
ma io?
c'ho fatto per dover vivere su sta dannata sella?
d'innazi il vetro vedo scorre le stagioni
e in vie sempre più cupe si perdon le mie emozioni.
vivere per soffrire non è forse meglio morire?
è nei miei pensieri lo ammetto
trafiggerei con sta lama la carne del mio petto
dormire.
non voglio sognare.
se potessi solo riposare...
ma il mio corpo è troppo provato persino per questo
la penna scivola fra le mie dita
questa non è vita.
Commento: siamo tutti prigioniri di qualcosa ,del corpo ,della mente ,del passato ma la prigione più dura è la vita se non puoi viverla come vorresti .
Commento: Ciao, slab, da quello che hai scritto nel tuo profilo, non credo sia una poesia autobiografica. Ti sei immedesimato, forse, nel pensiero di una persona a cui la malattia impone grosse limitazioni fisiche, non certo mentali. Il confronto, per me, non è quasi mai un metro di giudizio, tanto più quando si parla di salute (per altri settori delle vita...a volte). Chi è in buona salute dovrebbe sentirsi colpevole nei confronti di chi non lo è? Quante persone, perfettamente sane, gettano via la loro vita? Quella che tu descrivi potrebbe saper usare meglio il poco che ha e compensare, insegnando qualcosa a chi dà tutto per dovuto!!
Commento: cara bettyboop, la tua osservazione è calzata, però nel caso in cui la poesia fosse generalizzata; quello che descrivo è un caso che conosco direttamente.
si quello che scrivo magari non rispecchia nella totalità i pensieri del protagonista, ma questo è quello che vedono i miei occhi e che io provo di riflesso.
non voglio nutrirmi di illusioni che per quanto possano esser gradevoli restano qualcosa di sospeso di ultraterreno, io voglio passare quello che è la mia visione della realtà, puotrà sembrare una visione negativa non lo nego, ma ad un dolce inganno prediligo la cruda consapevolezza.
Commento: Ciao, slab, premesso che anche quello che ho scritto io è frutto di realtà che conosco personalmente, forse non ho saputo spiegarmi bene, ma non mi riferivo certo ai versi che hai proposto, bensì alla risposta che hai dato a Terrypux, quando hai parlato di "privilegi immeritati". Spero di esser stata più chiara, ora
Lucia
Commento: la vita è una roulette non c'è un filo logico che leghi ciò che fai a ciò che ti capiterà ,sarebbe troppo bello e facile ,è vero davanti a certe sofferenze viene spontaneo dire -perchè a chi non ha fatto niente di male tanto male e a chi fa tanto male tutto bene -se c'è una spigazione non può essere data alla comprensione dell'esse umano ,
penso più a un disegno divino che noi poveri mortali non possiamo capire.
Commento: Ciao, slab, la risposta alla tua domanda è nella bacheca di Ariafritta in "Per qualsiasi domanda...". L'ho postato lì e non qui, tra i commenti, perché può esser letto ed utile non solo a te, ma a tutti coloro che sono interessati all'inserimento immagini!!
Lucia