noi umani siamo talmente
stupidi che se non abbiamo una paura, la inventiamo. I mostri,
per esempio, che di solito sono creature immaginarie, incrocio
tra un uomo con un'altra cosa: l'uomo lupo, incrocio tra un uomo
e un lupo; il vampiro, incrocio tra un uomo e un pipistrello;
e la mummia, incrocio tra un uomo e la carta igienica Scottex.
No, affinché il mostro faccia paura è necessario
scegliere bene l'incrocio. Per esempio: l'uomo ferro è
immaginario, ma non è terrificante. Lotti con lui e ti
stira i pantaloni.
Un'altra cosa che ci fa paura sono le persone che muoiono e che
ritornano. Ce ne sono di due tipi. Da un lato, ci sono quelle
che tornano senza il corpo e li chiamano fantasmi: "e voilà,
passo attraverso i muri senza corpo senza muovermi!" Poi
ci sono quelli che tornano col corpo e sono gli zombi.
Non hanno i presupposti per vivere, ma i decomposti sì.
Sono affidabili: gli chiedi una mano e te la danno
e te
la ritrovi in mano
la mano, mentre lui, lo zombi, se n'è
andato! Si muovono come degli ubriachi.
Se si presentasse alle elezioni voterei per l'uomo lupo. Perlomeno
so che mi potrà turbare il sonno solo nelle notti di luna
piena.
(Dal monologo " espressione
corporea ")
Mi sono iscritto ad un corso
d'espressione corporea. Ho preso coscienza del mio ruolo nello
spazio - tempo, del fatto che io sono infinitamente piccolo rispetto
all'infinitamente grande.
Quando esco dalla palestra ho l'impressione di essere un tutt'uno
con me stesso. Se non altro quando faccio così
(tendere
il braccio) Sembra un cosa da nulla, ma nel mio braccio incanalo
tutta l'energia del cosmo.
Certo, bisogna saperlo
io lo so.
E poi ho un maestro geniale! Ha dei capelli lunghissimi che arrivano
fino al pavimento e sostiene che è per restare in contatto
con le forze della terra. Fantastico, vero? Ha un tale rispetto
per la natura che non ha più denti in bocca
per
non ferire gli alimenti quando li mangia. Geniale! Io, per solidarietà,
quando frequento i corsi mi levo il ponte.
Lui c'insegna a metterci nei panni d'un oggetto o d'una pianta
per più di un'ora e mezza. Si fa tutto al suono delle
musiche di Ennio Morricone e il risultato è sorprendente.
Ieri mi sono fatto due uova al tegame per più di due ore
e non riuscivo a fermarmi. Le cucinavo come al solito. Ma la
cosa più difficile era di distinguere in me la mia parte
albume dalla mia parte tuorlo. È una cosa che mi permette
di uscire dal mio guscio. È pazzesco!
Il tutto ha un'influenza notevole sul mio quotidiano.
Adesso, per fare la spesa, invece di domandare ai negozianti
quello che voglio, gli mimo i miei acquisti. Non riesco a fare
tutte le marche, però sto migliorando sempre. (continua)