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I turchi
applicavano due tipi di torture:
o gettavano
il malcapitato nudo su una piantagione di cardi spinosissimi
o lo appendevano per i piedi ad una palma.
Quando una
spia dei crociati era scoperta dai soldati del Feroce Saladino,
gli offrivano la scelta tra uno dei due supplizi.
I più
emozionabili, appena sentivano la proposta, stavano male e spesso
subivano un infarto.
Dalla domanda:
"cardi o palma?" deriva la parola CARDIOPALMA. |
In certi
periodi di gran caccia alle streghe, poteva capitare che non
fosse sufficiente la legna per il rogo perché le condannate
erano tante, oppure fosse necessario affrettarsi a causa di un'imminente
pioggia. In tal caso si preferiva mandare al supplizio le donne
di bassa statura perché ardevano più velocemente.
Per questo, ancora oggi, si dice: BRUCIARE LE TAPPE.
Nel '700,
un bravissimo chirurgo siciliano di nome Turi, eseguiva operazioni
in pubblico. Aveva un tale successo che, alla fine, il pubblico
gli tributava un'ovazione e gridava "Bravo Turi! Bis! Bis!
Turi-bis!". Allora il dottor Turi afferrava nuovamente quel
coltellino che, da allora, fu chiamato BISTURI.
Durante
i primi secoli del Cristianesimo, il Papa e gli alti prelati
della Chiesa, per sfuggire alle persecuzioni, si riunivano in
seduta plenaria nei boschi del Lazio. Per difendersi dalle insidie
e non potendo portare armi forgiavano al momento, con i rami
degli alberi, robuste mazze che avevano un'estremità più
sottile per l'impugnatura. Da riunioni con clave deriva la parola
CONCLAVE.
Nel medioevo,
chi era considerato posseduto dal demonio veniva bloccato in
un grande vaso d'argilla, sepolto fino alla testa nella sabbia
o nella terra in attesa dell'esorcista. Da questa usanza nasce
l'aggettivo INVASATO. |