Il 21 e 22 aprile 2012 si svolgerà, a Rocca San Casciano, La "Festa dei Falò". La manifestazione, la cui origine si perde nel tempo, è, forse, collegata a riti pagani di origine celtica. Sembra che già nel XII secolo, sulle rive del fiume Montone, venissero accesi fuochi per "placare le acque", a seguito di rovinose inondazioni. Nei secoli successivi, nei cortili di ogni contrada si accendevano falò e, intorno a questi, si restava a mangiare, bere e danzare per tutta la notte per festeggiare l'arrivo della primavera. Oggi i falò sono soltanto tre e rappresentano i Rioni cittadini di Borgo, Buginello e Mercato. Il programma della festa è ricco di eventi. Il primo appuntamento è per lunedì 16 aprile con "Aspettando i Falò", un pre-evento per poter osservare l'interessante costruzione dei pagliai, dette "mede", da bruciare, con musica live, raduno di Mountain Bike e stand gastronomici. La manifestazione si apre venerdì 20 aprile alle ore 20.00, con il "MangiaFalò": un'originale gara nazionale tra mangiafuoco e artisti della giocoleria col fuoco con giuria, classifica, e stand gastronomici. Sabato 21 aprile, dalle 15.00, musica folcloristica e stand gastronomici per le vie del centro storico e, alle 19.30, l'incandescente esibizione del vincitore della gara "MangiaFalò". Alle 21.30 si entra nel cuore della festa perché, lungo le sponde del fiume Montone, vengono accesi i tre falò: quelli del Mercato e del Borgo si trovano uno di fronte all'altro appena a monte del ponte vecchio, nel cuore del paese, mentre il falò del Rione Buginello è più a valle, nei pressi della via omonima. In mezzo a due tifoserie agguerrite, i rioni Borgo e Mercato sono protagonisti ed antagonisti che si danno battaglia con l'emozionante sfida dei due maestosi pagliai di ginestre alti più di 8 metri: quello del Borgo è costruito nella forma romagnola (un cilindro sormontato da un cono) mentre quello del Mercato è a guisa toscana (cono dal fondo). Non ci saranno giurie per assegnare un premio al vincitore: i rocchigiani sapranno quale è bruciato meglio e ha originato fiamme più vive. È questa una delle più significative espressioni dell'evento: l'elevato valore morale di una grande forza sociale e culturale che innalza le coscienze a intima giuria di quell'evento che divide ma unisce tutto il paese. Quando, al suono delle campane a festa, arrivano dalla chiesa le fiaccole benedette brandite da decine di ragazzi che si schierano attorno ai pagliai per il momento magico dell'accensione, il forte boato del "via" lascia libero sfogo a tanti mesi di preparazioni febbrili e segrete. L'atmosfera è molto suggestiva, con il fuoco che si riflette sulle acque del fiume e il crepitio delle fiamme nel buio. Ancora bruciano i falò quando si scatenano, alle 21.45, i fuochi d'artificio e i botti, a ritmi alterni, dei due Rioni. Seguono, a suon di musica, le sfilate dei carri e di centinaia di figuranti in costume: alle 22.30 c'è la sfilata del Rione Mercato e alle 23.15 quella del Rione Borgo. Dalle 24.00, la magica notte continua con i "Balli" in Piazza Garibaldi e la diretta radio dei Dj di Radio Studio Delta, mentre, nelle vie della cittadina, stand gastronomici sfornano profumate piadine. La "Festa dei falò" si chiude domenica 22 aprile, con i carri delle due fazioni rionali, scenografie, musica e stand gastronomici, dopo le due sfilate: alle 16.00, quella del Rione Borgo e alle 17.00 quella del Rione Mercato. La novità dell'edizione 2012 è che tutti i momenti salienti della manifestazione saranno proiettati, in diretta, su un maxischermo in Piazza Garibaldi da dove sarà possibile seguire sia le varie fasi dei falò che gli altri eventi.