Domenica 21 ottobre 2012 si svolgerà, a Canistro Superiore, "Sapori d'Autunno", una festa che ha luogo ogni 3ª domenica di ottobre a cura dell'associazione "Donne 2000" per dar voce alle tradizioni del piccolo borgo. A Canistro l'autunno è una stagione suggestiva e ricca di fascino per i caldi e variegati colori dei boschi secolari e dei castagneti, per i ruscelli incontaminati e per la protagonista incontrastata della stagione, la famosa castagna "roscetta" che, per l'occasione, si può gustare cucinata in modi diversi. In un'era, infatti, in cui le tradizioni e le abitudini di un tempo, pian piano, stanno scomparendo per lasciare il posto ad una vita che tende a ritmi sempre più veloci per risultati più immediati, le vie ed i vicoli vengono riempiti ed addobbati in modo da riportare alla memoria antiche tradizioni, sapori e odori ormai smarriti. Partendo da Piazza Risorgimento, che si trova all'ingresso del paese, ci si rende già conto dell'atmosfera di "Sapori d'Autunno". Qui si possono trovare i numerosi punti dove vengono cucinate le castagne, quelli dove è possibile assaporare un buon bicchiere di vino, nonché molti stand di prodotto tipici. Se si scende, poi, in Via Pietrangelo Vecchiarelli, s'incontrano angoli caratteristici in cui gustare ciambelle, dolci caratteristici, "patate sotto glio coppo (un antico recipiente simile ad un coperchio con un manico in ferro o ghisa)" ed ammirare mostre di pittura e di fotografia oltre ad esposizioni di antiquariato locale. Per i vicoli e le piazzette del centro storico tornano a vivere antichi mestieri, tradizioni gastronomiche, usanze e costumi locali: si possono ammirare merletti al tombolo, lavori in ferro battuto e in legno intagliato, terrecotte colorate. Non mancano i maestri cestai che, con movimenti abili e veloci delle loro mani esperte, intrecciano rami di vimini realizzando i "canistri", piccoli capolavori d'artigianato, che si possono ammirare in tutti gli angoli del paese. In Piazza dell'Immacolata, negli stand, ci sono arrosticini, bruschette, frittelle, salsicce, prosciutto e vino che rendono il clima allegro e conviviale. Se le tradizionali attività terziarie come la coltivazione dei campi, la pastorizia e tutto quello che riguarda la coltura della terra stanno scomparendo, le castagne, la cui raccolta viene fatta ancora a mano, rappresentano un elemento importante nell'economia di Canistro che tende, con questa Festa a valorizzarne la conoscenza e proponendole, ai visitatori, come caldarroste (casciole), lesse (vallani), lesse sbucciate (remonne), o unendole ad un risotto, accompagnandole ad un filetto, farcendo le crespelle, o arrivando a farne un tronchetto oppure un mont blanc se non riducendolele in marmellata, per conservarle, in attesa della prossima raccolta. Ultima tappa è la "Chiesa Vecchia", una piccola piazza da cui si può ammirare uno splendido panorama, dove la memoria storica si perde nei paioli dove sobbolle un piatto tradizionale come la polenta!!