Descrizione:
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Le prime testimonianze documentate sul carnevale di Borgosesia risalgono all'inizio del 1700 quando era consuetudine percorrere le strade principali del "borgo", con alla testa il capo del carnevale seguito da un gruppo di suonatori di violino. Il carnevale nella forma odierna nasce nel 1855, quando il tintore tedesco Bomen, trapiantato a Borgosesia, promuove la nascita di «Peru Magunela» (da san Pietro, patrono e cittadino, e Magoni, soprannome dei borgosesiani), la maschera cittadina a cui, 31 anni dopo, viene data in moglie "Gin Fiammàa", la sua focosa sposa reale e si decide anche di celebrare il "funerale" del vecchio Carnevale. Uomini eleganti, vestiti con frac, cilindro, galla bianca gigante, mantella e "cassù" (mestolo), il mercoledì delle ceneri, quest'anno il 13 febbraio 2013, sfilano per le vie di Borgosesia, per andare ad onorare la memoria del Peru Magunella, l'amico defunto ieri. Prima di leggere pubblicamente le sue ultime volontà e ardere sul falò la bara del caro estinto, però, il corteo non manca di far tappa in tutte le "cappelle votive" incontrate lungo la strada. È qui che si comprende l'utilità di disporre del "cassù". Il mestolo, infatti, è utilizzato per attingere abbondantemente il rosso liquido messo a disposizione nelle "cappelle". Dopo la sosta, il corteo riprende, con passo un po' più malfermo di prima, ma più spedito di quello che seguirà la tappa successiva… Nasce così il Mércü Scüròt (mercoledì in nero, a lutto). Per tutto il tempo di carnevale, dal 7 al 12 febbraio, a Mogunopoli (ovvero Borgosesia) è sempre festa: imponenti carri allegorici, sfilate, balli, giochi e mostre e, quando, in teoria, già è iniziata la quaresima, la festa ha invece il suo culmine con questo evento, giunto alla 160ª edizione. Dopo un pranzo a base di fagioli, il corteo funebre, in dissacrante penitenza, si concede abbondanti bevute per lenire il dolore e prepararsi "in spirito" alla triste sorte serale della lettura del «testamento» ed al rogo del fantoccio del Carnevale. L'indomani, i bagordi verranno espiati con un mesto pasto a base di polenta e saracche (aringhe secche)!!
La foto è di ©Dario Bonetto
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