Sabato 23 agosto 2014, a Melpignano, nel Piazzale ex Convento degli Agostiniani, si terrà il Concertone finale de "La Notte della Taranta 2014", che sarà trasmesso, in diretta, anche su Rai5 e Radio2. Dal 5 al 20 agosto, la rassegna si è svolta in concerti ed eventi ed il festival itinerante si è arricchito di 18 "progetti speciali", diventando, a tutti gli effetti, un importante laboratorio di idee, grazie a progetti che hanno coinvolto artisti salentini e musicisti del panorama nazionale ed internazionale, perdendo il ruolo di semplice appendice del Concertone. "La Notte della Taranta", negli anni, si è ritagliata il ruolo di più grande festival d'Italia in fatto di musica popolare, rappresentando un evento di grande importanza non solo sotto il profilo culturale, ma anche per l'incidenza sul turismo in Puglia. Sono attese, infatti, almeno 200 mila persone che, sotto il cielo del Salento, con la loro energia e le loro danze, riempiranno il centro della Grecìa Salentina di suoni e colori. Molti gli artisti che si esibiranno sul palco con l'Orchestra popolare Notte della Taranta, diretta dal maestro Giovanni Sollima. Ci sarà Antonella Ruggiero con le canzoni "Damme la manu", un brano delicato e nostalgico e "Pizzicarella", vero simbolo della pizzica salentina, Roberto Vecchioni, Alessandro Mannarino, e i Fratelli Mancuso. Come ospiti internazionali, interverranno Bombino, il nomade del rock del Niger, che interpreterà Lu Rusciu de lu mare, mescolando la pizzica con le sue atmosfere desert-rock, il percussionista statunitense Glen Velez, la cantante Lori Cotler e l'astro nascente nel firmamento mandolinistico internazionale Avi Avital. Il corpo di ballo sarà diretto da Miguel Angel Berna. Una piccola curiosità riguarda proprio Roberto Vecchioni che, oltre a cantare due brani del tradizionale canzoniere salentino, La Tabaccara e Su 'rrivatu a San Franciscu, farà un grande regalo al pubblico della Notte della Taranta. Canterà, in griko, Samarcanda. La lingua grika, infatti, è parlata nei centri della Grecìa salentina dall'epoca della Magna Grecia, perciò, in collaborazione con Gianni De Santis, tra i principali conoscitori della cultura e della lingua grika, ha tradotto alcune strofe del suo cavallo di battaglia e "pizzicherà" l'entusiasmo della piazza, proponendola.