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Una fiera "da favola"

Data Evento:sabato, 25 ottobre 2014Tempo libero
Data Finale:domenica, 26 ottobre 2014
Categoria:Cittadino   Cittadino
Descrizione:



A Faller, paesino della piccola valle del Cismon, seduto su un'appendice a nord del Monte Avena, il 25 e 26 ottobre 2014, si svolgerà la 14ª edizione della "Fiera della mela prussiana". Caratteristiche di questa mela, sono la fioritura tardiva e lo sviluppo rapido del frutto che arriva in breve tempo a maturazione. Sebbene non abbia un aspetto esteriore perfetto, ha in sé molte caratteristiche che la rendono unica e pregiata. Presenta una notevole pezzatura, caratteristica che la distingue da altre varietà locali. Segno del tutto particolare è la dimensione estremamente ridotta del picciolo, al punto che il frutto sembra svilupparsi direttamente sul ramo. La colorazione è molto accesa, rosso su un fondo verde, tendente al giallo in fase di maturazione. Profumata e gustosa, ha la polpa inizialmente croccante e dolce-acidula, poi più zuccherina. Il pom prussian ha anche una sua favola. Si racconta che molto tempo fa, a Faller, quando giungeva il periodo della vendemmia, c'era sempre un gran fermento di slitte, scale e giovani con grandi sacchi a tracolla che trascorrevano intere giornate arrampicati sugli alberi, mentre, sotto l'ondeggiare dei rami, le donne ed i bambini, chini sulla terra, raccoglievano le mele cadute. Faller si trasformava in un formicaio: le strade si affollavano di slitte cariche di ceste ricolme di frutti ed ogni famiglia faceva a gara per mostrare le più grosse. Un giorno, un forestiero, avendo sentito parlare a lungo di questi fertili raccolti, incuriositosi, arrivò a Faller. Giunto nella piccola piazzola sita al centro del paese, tra la Chiesa e le poche case delle anziane donne, incontrò Jacon, un giovane orfano conosciuto per il suo particolare attaccamento alla Mela Prussiana. Lo straniero gli rivolse subito la parola chiedendogli di assaggiare una delle sue mele. Il giovane, senza esitare, gli porse la più grossa ed il forestiero, dopo averla morsa, esclamò: "È davvero buona ma, ahimè, ha un colore così triste che nessuno la comprerebbe". Le parole del forestiero si sparsero così rapidamente da riempire le bocche di tutti e la passione per la coltivazione delle Mele Prussiane improvvisamente svanì. Un giorno, il giovane Jacon, nella sua proprietà di Laù, mentre si accingeva a falciare l'erba sotto i meli, come era solito fare prima della vendemmia, notò ai margini del bosco, ormai rivestito del tipico manto autunnale, una giovane donna sorridente e bella che lo guardava sospesa nella coltre dorata delle foglie d'autunno. Non avendola mai vista prima, Jacon le si rivolse chiedendole chi fosse e da dove venisse. La giovane, avvicinandosi gli rispose: "Mi chiamo Edgarda, abito nel bosco e sono venuta per chiederti alcune delle tue buone mele". Jacon non esitò a salire sull'albero. Ne raccolse una cesta e la porse alla giovane dicendo: "Tanto, con questo triste colore nessuno le vuole". La bella Edgarda, rimasta colpita dal buon cuore del giovane, sorridendo chiese. "Come vorresti fossero colorate queste mele?" Jacon alzò lo sguardo verso il bosco e rispose: "Vorrei che avessero una guancia rossa come i faggi di Gaz e una guancia gialla come i larici di Col Falcon". Quando Jacon tornò con lo sguardo sulla giovane, questa era scomparsa, mentre dal bosco usciva una voce che melodicamente ripeteva: "le tue mele gialle e rosse diverran e mai più tristi saran". Jacon, dopo un attimo di smarrimento ritornò al lavoro e mai nessuno seppe dell'accaduto. Nell'anno successivo, in Paese c'era tutto un vociferare di meraviglia. La gioia passava di bocca in bocca: dai maestosi alberi di mele comparivano straordinari colori: le mele avevano una guancia rossa ed una gialla e man mano che il bosco cambiava colore, cioè più i faggi diventavano rossi e i larici gialli, più le mele prendevano vivacità e luminosità colorandosi intensamente. Quando la neve ammantò il bosco, il colore delle mele raccolte e messe nelle baite in mezzo al fieno, restava come inchiodato, così che venivano messe nelle stanze non solo per profumarle ma, soprattutto, come ornamento. Jacon non ebbe più modo di vedere la giovane Edgarda, ma nel suo cuore fu sempre vivo il ricordo della fanciulla che ridonò i colori alla sua mela e la vita al suo amato Faller. Il buon cuore del giovane e l'amore della bella Edgarda erano riusciti a colorare la vita dell'intera comunità. Nella realtà, sembra che il signor Carlo Dal Zot nato a Faller, negli anni precedenti l'inizio della prima guerra mondiale, si fosse recato in Prussia (attuale Lituania) per cercare lavoro. Qui, nel tempo libero, si dedicava con passione alla coltivazione di varietà locali di melo. Terminato il suo lavoro nelle miniere di carbone, nel 1910, Dal Zot, fece ritorno a Faller di Sovramonte. Qui volle trasferire non solo le sue conoscenze, ma anche il materiale genetico (marze) del suo amatissimo melo. Tra le varietà da lui selezionate, soltanto la varietà Prussiana mostrò le caratteristiche idonee di adattamento alle condizioni di suolo e di clima della zona. La produzione di mele fu, da subito, oggetto di baratto con prodotti di prima necessità con negozianti e ambulanti dei paesi limitrofi. Questo mercanteggiare si protrasse nel tempo per circa mezzo secolo, terminando con l'avvento di un mutato benessere ed un maggior potere d'acquisto dei prodotti alimentari. Oggi, come allora, si è riscoperto il grande valore di questo frutto e molte famiglie del luogo si sono impegnate per il ripristino delle sue tradizioni, tanto da realizzare un vivaio a coltura biologica e fondare un Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione di questo importantissimo prodotto a coltura naturale e biologica. Per questo la Fiera diventa un appuntamento importante: Il paese si veste a festa e, lungo le sue viuzze si snodano i mercatini di prodotti tipici, nell’aria risuonano musiche tradizionali e si sentono profumi e aromi di un tempo. Ampio spazio è riservato alle aziende agricole qualificate e ai produttori locali, accuratamente selezionati per garantire la genuinità e qualità delle merci. Numerosi anche gli artigiani, alcuni dei quali danno prova della loro abilità con dimostrazioni pratiche di mestieri ormai quasi dimenticati. Non mancano giochi e laboratori per intrattenere i più piccoli, né punti di ristoro dove gustare i buoni piatti della tradizione locale, assaggiare i dolci fatti in casa, o semplicemente bere un bicchiere in allegria. Questo è il programma:

Sabato 25 Ottobre 2014
Ore 19.00: Apertura stand gastronomico
Ore 20.30: Serata musicale con Rino Live Show

Domenica 26 Ottobre 2014
Ore 9.00: Inaugurazione
Ore 9.30: Fisarmoniche itineranti
Ore 10.00: Impariamo da Fabio Vettori
Ore 10.15: Inizio laboratori creativi
• Costruiamo le marionette
• Il Fantabosco
• Piturar el muso
• Dughi de lana

Ore 10.30: S. Messa di ringraziamento per i prodotti della terra
Ore 11.30: Fiaba: C'era na volta na dona che la capia ari par stari
Ore 14.00: Incontro con lo scrittore Tiziano Fratus, l’Uomo Radice, premio speciale Natura 2012 per la sua attività
Ore 15.00: Gruppo Folk


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