Descrizione:
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Dal 2 al 21 dicembre 2014, al Bond di Milano sarà esposto il progetto pittorico "Mestee – I Mestieri perduti di Milano", mostra curata da Maria Teresa Briotti, che rende omaggio ai mestieri di una volta della città di Milano, che, ormai, non si fan più. Attraverso una navigazione bidirezionale del tempo, proiettato nello spazio pittorico, Federico Borra intende celebrare e ricordare la Milano della cultura, del lavoro e dell'operosità, e raccontare una città, da sempre, terra di fatica e di speranza, di cultura e di ingegno. Grazie ad un linguaggio pittorico lineare ed efficace, riesce a dare forma ai suoi personaggi: semplici artigiani che esprimono tradizione e cultura ed hanno nel loro lavoro i gesti di una sapienza antica e vivono in uno spazio metafisico che è il tempo della memoria. Così l'autore descrive il suo lavoro: «Milano ha la cultura del lavoro e dell'operosità nei suoi cromosomi. Da sempre terra di speranza e di fatica, di cultura, di ingegno, artigiana e industriale, sempre all'avanguardia nel Paese, città di opportunità e del lavoro, di accoglienza e di incontro di genti. Milano, dove il tempo sembra scorrere così veloce, Milano che si rinnova. Milano che deve tanto alle donne e agli uomini che, con il loro lavoro, l'hanno fatta così grande. Queste persone voglio incontrare in questo viaggio nello spazio pittorico, per portarle nel nostro tempo e per portare noi nel loro. Tela e colori diventano il mezzo per trovare noi stessi nelle nostre radici, per lasciarne testimonianza, per costruire un ponte verso il nostro passato e consegnarlo al futuro, nostro e di quanti abiteranno e ameranno questa terra. Ed ecco, allora, che si popola uno spazio senza tempo, e, nelle vie della città, incontriamo el tèncin (il venditore di carbone), el mulìta (l'arrotino), l'ultimo brumista (il guidatore di carrozzella), el merdee (lo spurgatore dei pozzi neri), el brentador (il facchino che porta a spalla la "brenta" del vino), l'umbrelee e tanti altri… La città è appena riconoscibile, quasi smaterializzata e appare, talvolta, come avvolta da una sorta di nebbia del tempo. Un tempo che navighiamo in maniera bidirezionale, trasferendoci nel passato e trasportando il passato nel presente.»
La Mostra, ad ingresso libero, è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00 (chiuso il lunedì)
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