Postato il: 25-01-2012 @ 06:20 pm -- letto 1392 volte
Era un uggioso giorno di novembre del 1944 e ci demmo appuntamento con Francesco per il pomeriggio;l'intenzione era "bigiare" scuola per andare a vedere un film.Io mancai all'appuntamento, non perchè ero un secchione, ma perchè avevo un presentimento che qualcosa in quel giorno non avesse funzionato.Lo seppi il giorno dopo che cadeste in un rastrellamento generico che durante quel periodo era di normale amministrazione.Vi sospettarono, nonostante la giovane età di collaborazionismo con i partigiani.Pochi giorni dopo assieme ad altri sventurati saliste, si fa per dire, su un carro bestiame che dopo un interminabile viaggio vi portò in Polonia.Il luogo era il villaggio della morte che come disse Anna Frank, si evadeva solo attraverso un camino, ridotti in cenere.Non seppi più nulla di voi, quando per caso incontrai Francesco verso la primavera del 1946;mi apparve come un fantasma.Dimagrito e ammalato di TBC, contratta nel campo di sterminio, mi raccontò la vostra avventura e seppi da lui che non avevi retto ai trattamenti disumani di quelle belve,e un giorno vi siete salutati per sempre.Lui si riteneva fortunato di essere sopravvissuto,ma non sapeva che l'anno dopo ti avrebbe raggiunto in cielo.Io mi sono sentito in colpa per non essere tra voi,per aver mancato all'appuntamento con la morte .Ma il destino è spietato e anche se noi abbiamo il libero arbitrio delle nostre scelte,se scegli la carta sbagliata è finita.Ciao Luca salutami Francesco e forse un giorno se mi meriterò il Paradiso andremo a vedere un film senza il pericolo di incontrare quelle belve.
TERZABASE
P.S. a quel tempo avevo solo 14 anni, ma la guerra ci aveva già fatto adulti