Postato il: 18-09-2006 @ 11:19 am -- letto 3110 volte
14 agosto 2006
Tragicomica visita non guidata al Museo egizio di Torino
Tour operator VVI ( Visitatore Visibilmente Ignorante)
F -Come si chiama il posto dove stiamo andando?
Noi- Museo Egizio
F prima fermata -Scusi, per il Centro Egizio?
Noi- Mu-se-o!
Lo ripete per impararlo a memoria-scusiperilmuseoegizioscusiperilmuseoegizio-
F seconda fermata -Scusi, per il Museo Egizio?
La donna lo guarda stranita pensa, aspira una boccata dalla sigaretta, ripensa, alla fine risponde:
-Da che parte è? Dov'è?-
Per tutte le mogli dei faraoni! Pensiamo che la Sfinge sia lei.
Mentre il Giò afferma di avere anche lui il bastone del faraone...ed F. dice di far parte della seconda dinastia di Ramsècc (trad. bresciano Ramo secco) arriviamo al museo.
Il guardiano, costretto a far turno a ferragosto, ci oblitera i biglietti smadonnando in egiziano.
Alle sue spalle un altro guardiano incatenato ad un cartello:
"I guardiani dei musei vogliono lo stipendio, il museo senza visitatori, la chiusura festiva e non dare informazioni ai turisti"
Degno di nota, oltre ai cadaveri anneriti con paglia che sbuca dagli avambracci, gatti, mucche e alligatori imbalsamati, mummie di 3 sorelle (ma non eravamo 4?) esposto in teca il famoso pane triplo di ferragosto, cucinato di tre secoli prima farcito di tarme del II sec A.C.
Scopriamo B. che fotografa la bacheca con dentro un'ascia e un estintore ed F. intento a decifrare un cartello della 626..
Io mi faccio fotografare davanti a un gigantesco leone in marmo: il famoso "Leone di L'Ernia"
Davanti a papiri mirabilmente scritti secoli addietro il Giò immagina di rullarsi una sigaretta costosissima.
Quando ci accorgiamo che stiamo visitando la stessa sala per tre volte di seguito ci rendiamo conto che è giunta l'ora di uscire dal museo e di cercare un bar aperto.
"Carlo Alberto" dal 1930 chiuso per ferie
"Emanuele Filiberto" dal 1890 chiuso per ferie
Apperò, ferie lunghe.
Nel mezzo di uno scippo di cellulare (fermatela! il cellulare! fermatela!) scopriamo che sul corso Giulio Cesare non esiste il gelato panna-cioccolato ma solamente crema di glob, gelato della casa, gnomo verde, arnica, ai tavolini è vietato servire gelati sotto i 4 euro e che un toast cm 1,5x1,8 costa 4.50 euro.
Decidiamo così di dividere il nostro pane e mortadella sulle panchine di marmo con i piccioni del terzo mondo...
***
"Ma che importa se è finita
cosa importa se ho la gola bruciata
o no?
Quel che conta è che sia stata
una splendida giornata
splendida..."
(Vasco R.)
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