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7 Dicembre:S. Ambrogio
Postato il: 06-12-2006 @ 09:03 pm -- letto 3035 volte

In Italia, sant'Ambrogio, nato a Treviri, nelle Gallie, da una famiglia aristocratica romana, la gens Aurelia, è il patrono di Milano.
Ambrogio, il cui nome significava nel paganesimo«immortale»- dal greco ambrósios, formato da α privativo e brotós, mortale- e poi nel cristianesimo«destinato alla vita eterna, alla salvezza spirituale», si trovava nel 374 a Milano come consularis delle province della Liguria e dell'Emilia quando venne eletto vescovo per acclamazione pur essendo ancora un semplice catecumeno, perché godeva della fiducia popolare per il suo buongoverno.
Secondo il biografo Paolino, quell'anno il popolo e i vescovi della regione si erano riuniti a Milano per eleggere il successore del vescovo ariano Assenzio; ma i contrasti fra cristiani e ariani erano così vivaci da compromettere l'ordine pubblico. Allora Ambrogio, che era responsabile della tranquillità cittadina, si recò nella chiesa per esortare alla pacificazione. Mentre parlava, una voce di fanciullo pare esclamasse:«Ambrogio vescovo!» E tutti i presenti, ariani e cattolici, come uniti miracolosamente, ripeterono il grido.
Di là dal racconto tessuto di elementi leggendari, è accertato che Ambrogio, acclamato vescovo a furor di popolo, era incerto se accettare per un alto senso di responsabilità. Pur essendo stato educato cristianamente, non aveva ancora ricevuto il battesimo, e il canone II del concilio di Nicea proibiva l'elezione dei neofiti. Ma la scelta fu ritenuta la migliore possibile dai vescovi e dall'imperatore Valentiniano, che, nonostante il canone niceno, diedero la loro approvazione: Il 30 novembre del 374, Ambrogio riceveva il battesimo e il 7 dicembre la consacrazione episcopale, data che divenne poi la festa del Santo anziché quella del 4 aprile, quando morì nel 397: la tradizione vorrebbe infatti che la memoria di un santo sia fissata nell'anniversario del giorno della scomparsa o, meglio, della «nascita» alla vera vita nella comunione divina.
Come scriveva egli stesso, gli uomini prima imparano, poi insegnano: a lui,era toccata la sorte di insegnare prima di aver imparato. Ma era un pastore esemplare sia nella vita privata sia in quella pubblica. «Ricordati» ammoniva il suo clero «di quelli che sono in carcere; devono essere presenti alla tua mente i malati che non possono gridare alle tue orecchie.»
Egli stesso, che aveva donato alla Chiesa tutti i suoi beni, applicò questa esortazione nel 378 quando i barbari, invaso l'Impero, rapivano uomini e donne riducendoli in schiavitù: non esitò a spezzare i calici d'oro e a trasformarli in verghe per pagare il riscatto dei prigionieri. Il gesto suscitò molte critiche alle quali il vescovo di Milano rispose: «Se la Chiesa ha dell'oro non è per custodirlo ma per donarlo a chi ne ha più bisogno. Se non l'avessi dato, il Signore mi avrebbe potuto dire:"Come hai sopportato che tanti poveri morissero di fame? Come hai permesso che tanti prigionieri fossero uccisi? Meglio conservare i calici vivi delle anime che quelli di metallo". Avrei potuto forse rispondere che non potevo privare il tempio del conveniente splendore? Il Signore mi avrebbe detto:"I sacramenti non hanno bisogno dell'oro perché non è con l'oro che si ottengono"».
Ambrogio dev'essere ricordato nel nostro calendario soprattutto perché ha contribuito in modo determinante allo sviluppo del rito che si chiama in suo onore ambrosiano, ovvero l'insieme delle norme e degli usi culturali, giuridici e amministrativi propri delle chiese locali che facevano capo alla Chiesa di Milano. Ancor oggi il rito ambrosiano si distingue da quello romano nel calendario come nella liturgia.
Per quanto riguarda il calendario, l'ambrosiano vi differisce sia per il tempo proprio che per l'ordinario. Il tempo proprio prevede infatti sei domeniche per l'Avvento invece delle quattro«romane»; e posticipa il tempo della quaresima che decorre non dal mercoledì delle Ceneri, assente nell'ambrosiano, ma dai primi vespri della prima domenica di Quaresima. Quanto al tempo ordinario, è più lungo di 4 giorni il periodo che va dal lunedì successivo alla domenica dopo l'Epifania fino alla Quaresima ambrosiana perché, come s'è detto, essa s'inizia 4 giorni dopo il mercoledì delle Ceneri; mentre è più breve di 2 settimane il periodo dal lunedì dopo la Pentecoste fino alla prima domenica dopo il 12 novembre, vigilia dell'Avvento ambrosiano. Conseguentemente la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell'Universo - ultima domenica del tempo ordinario - viene celebrata con un anticipo di due domeniche rispetto alla liturgia romana.

N.B.Desidero precisare che, tranne la"digitazione", quello che avete letto sinora, non è «farina del mio sacco», ma una libera elaborazione di quanto letto su"Calendario" di A.Cattabiani© Bettyboop

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Ultimo aggiornamento il 25-04-2016 @ 05:18 pm



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Commenti postati
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Commento di: brescia84
(Postato il 07-12-2006 @ 07:05 am)

Commento: Interessante davvero ma...dov'è che si parla delle bancarelle di sant'ambrusS? grazie betty

Commento di: endorfine
(Postato il 07-12-2006 @ 06:57 pm)

Commento: grazie betty per aver ricordato e parlato di Sant'Ambrogio. Oggi è festa grande a Milano. Come tradizione vuole il Teatro alla Scala apre la sua stagione, inizia oggi la fiera degli o bei o bei; in poche parole la strada che porta al Natale si è illuminata. Io amo molto la chiesa di Sant'Ambrogio è splendida nella sua semplicità romanica.
un abbraccio

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