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GRATITUDINE
Postato il: 21-01-2007 @ 08:21 pm -- letto 3529 volte

Quando frequentavo le scuole elementari, avevo una maestra che tutti noi credevamo svitata. Ogni venerdì, poco prima che suonasse la campana per annunciare la fine delle lezioni, prendeva a girare per l'aula e chiedeva a ciascuno di noi di menzionare qualcosa di cui fossimo grati. Duravamo fatica a non scoppiare a ridere ogni qual volta uno dei miei compagni si alzava in piedi e proclamava: «Sono grato della mia bicicletta» o: «Sono grato della mia bambola che sembra Shirley Temple», e così via. Quando finalmente era il turno della maestra, lei chiudeva gli occhi in atteggiamento riverente, dopo di che intonava: «Io sono grata dei miei occhi perché vedono. Sono grata delle mie orecchie perché odono.Sono grata del mio cervello perché pensa, delle mie dita perché toccano, delle mie gambe perché sanno camminare». A quell'epoca, tutti concordavamo nel credere che Miss S. fosse matta da legare. Ora però che sono più vecchio, e un po' provato nel fisico, ogni mattina, svegliandomi, ringrazio la sorte per la vista e l'udito che mi restano, perché la mia mente è ancora perfettamente lucida e perché sono ancora in grado di camminare per chilometri senza provare il minimo senso di stanchezza. E non soltanto sono grato per questi doni stupendi, ma non manco occasione per farne sfoggio. E finalmente capisco quello che lei intendeva. Anni fa, in Thailandia, avevo un maestro buddista che a noi allievi non mancava mai di ricordare che esiste sempre qualcosa di cui essere riconoscenti. «Alziamoci e ringraziamo» diceva «perché anche se oggi non abbiamo appreso molto, possiamo almeno aver imparato un poco. E se anche non abbiamo imparato quel poco, per lo meno non ci siamo ammalati. E se anche ci siamo ammalati, per lo meno non siamo morti. Dobbiamo dunque essere tutti grati.»©...Questa è una delle tante riflessioni di un grande "studioso dell'amore":Leo Buscaglia!! Bettyboop


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Ultimo aggiornamento il 23-10-2011 @ 08:07 am



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