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“Era sempre li……..” (da una storia vera)
Postato il: 08-05-2007 @ 04:00 pm -- letto 2695 volte


Era sempre li, puntuale, attento a svolgere il suo lavoro quotidiano. Come tutte le mattine, prima ancora che il quartiere si animasse, aveva completato buona parte delle vie a lui assegnate: Via Roma alta, Via Maurizio Zanfarino, Via Torino e, per ultimo, Via Tempio. Alto, magro, dentro quella divisa larga ed informe, con strisce fosforescenti, sembrava ancora più povero e indifeso; pochissimi capelli un po’ sparsi a forma d’aureola, su una nuca completamente lucida, barba incolta, quella di tutti i giorni. Viso abbronzato, ma non di chi ha fatto una vacanza al mare.
Sorrideva continuamente, a volte fischiettava, e così facendo con movimenti sempre uguali, radunava in piccoli mucchi, per poi raccoglierli in un unico sacco, carte e cartacce d’ogni genere, piatti e bicchieri, cicche, bottiglie di birra, scontrini, involucri di plastica, il tutto gettato lì per terra da cittadini incuranti.Tutti lo conoscevano e lui conosceva tutti.
Aveva accettato quel lavoro con rassegnazione; a 45 anni e con una famiglia da mantenere non poteva permettersi di rifiutare visto che la società non gli aveva offerto altro.
Certo non erano queste le sue ambizioni: lui si era iscritto, dopo un'accurata selezione, alla scuola d’odontoiatria presso la facoltà di medicina e chirurgia. I suoi genitori non erano benestanti, ma avevano fatto di tutto per consentirgli una vita agiata e dignitosa e lui, consapevole dei loro sacrifici, aveva sempre fatto in modo di non deluderli.
La mancanza di entrambi, a breve distanza l’uno dall’altro, fu per lui un duro colpo; senza lavoro e senza un supporto economico, suo malgrado, aveva dovuto abbandonare gli studi, sebbene avesse superato brillantemente otto esami senza mai andare fuori corso. L’inutile ricerca di un’attività e la mancata fiducia in se e negli altri, l’avevano portato a frequentare, sempre più spesso, luoghi e compagnie ambigui.
Così, senza volerlo, si era ritrovato nella realtà di un mondo alcolizzato. Passarono gli anni, i più cupi della sua vita, finché incontrò Francesca, reduce dall’alcool e dalla droga. Entrambi bisognosi d'affetto, decisero di condividere le loro emozioni e, di convivere, pur sapendo che le loro condizioni economiche non erano affatto rosee. Nacquero tre figli, Silvano, Andrea e Cinzia e, con l’aiuto dei servizi sociali, ricevevano, di tanto in tanto, piccoli contributi economici per la loro sopravvivenza. Tutto questo fino a quando non gli fu offerto il lavoro che svolgeva con dignità e precisione.
Nella sua quotidianità e quando il tempo glielo permetteva, chiacchierava con tutti. Con una donnina del quartiere, che abitualmente chiede le monetine ai passanti, non per necessità, ma per una malattia che si è accentuata nel tempo, aveva instaurato un rapporto di tenera amicizia. Passando per Via Tempio, zona Asl, o frequentando il bar “Mokambo”, chiunque potrà riconoscerla. Non è invadente e sorride sempre anche a coloro che la evitano. Di lei si sa ben poco.
Sono ormai quindici giorni che la donnina, passando per la solita via alla ricerca di monetine, ha lo sguardo smarrito e incredulo, il sorriso spento; lui non è più li.
In lontananza le campane di San Giuseppe rintoccano la decima ora.

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Ultimo aggiornamento il 08-05-2007 @ 04:00 pm



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Commento di: endorfine
(Postato il 08-05-2007 @ 09:04 pm)

Commento:
grazie giada è una storia tenerissima, anche se triste o meglio malinconica.

Commento di: giada46
(Postato il 08-05-2007 @ 09:18 pm)

Commento: Grazie Lilly, sei sempre molto gentile e non immagini con quanto piacere ho apprezzato il tuo commento.
Ti abbraccio con affetto.
Anna

Commento di: annuccia57
(Postato il 10-05-2007 @ 01:08 pm)

Commento: Anna sei una bellissima persona se, nel tuo cuore, e' entrata questa storia vera e triste e l'hai voluta raccontare.Io l'ho letta con piacere e malinconia, per chi, come tanti, vive situazioni difficili da cui non si riesce a venir fuori.
Grazie di averla raccontata
Anna

Commento di: giada46
(Postato il 10-05-2007 @ 09:13 pm)

Commento: Grazie a te Annuccia. ho sentito di scrivere questa storia perchè anche a me ha toccato il cuore. Spero di essere riuscita a trasferire su carta le mie emozioni.
Un abbraccio.
Anna

Commento di: bambi
(Postato il 12-05-2007 @ 10:58 am)

Commento: Brava Anna,hai toccato il mio cuore.
Un abbraccio

Commento di: Aquilac
(Postato il 03-10-2007 @ 05:13 pm)

Commento: Ciao Giada, volevo dirti una cosa, leggendo la tua storia ho visto i personaggi.Gli hai descritti talmente bene che........ho immaginato tutto come se avessi vissuto il tutto.
GRAZIE

Commento di: cirli
(Postato il 11-12-2009 @ 12:54 am)

Commento: Scusa il ritardo con il quale ho letto la storia Giada è bellissima e toccante e tu sei di una sensibilità unica se hai postato questa storia è perchè ti ha toccato l'anima e cio ti fa onore

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