Postato il: 31-05-2007 @ 05:48 pm -- letto 2852 volte
"Il muro dà voce a quella parte di umanità che senza di esso sarebbe condannata al silenzio". (Brassaï)
Ovunque ci muoviamo e dovunque andiamo i muri ci parlano, sempre. Graffiti, scritte, firme: un fenomeno diffuso. Bisogna attraversare le città per vedere e leggere scritte d’ogni genere. Gli “artisti” si armano di vernici spray e schizzano case, monumenti, gallerie e tutto ciò che di ampio e di visibile dia facilità a scrivere i loro messaggi.
Non sono graffiti né scarabocchi senza senso; sono murales un po’ particolari. A volte rispecchiano le frasi che avremmo voluto scrivere e non abbiamo mai osato.
Ecco alcuni esempi con degli obiettivi ben precisi:
Scritte del periodo fascista
-W IL DUCE
-Chi si ferma e’ perduto
-Vincere e vinceremo
Scritte degli anni 70
-Dio è morto
-Il 68 è morto il 77 è vivo
-Papa Montini fatti i cazzi tuoi che all’aborto ci pensiamo noi
-Scrivilo sui muri, incidilo nei cuori, no alla guerra, no a nessuna guerra senza se e senza ma;
-Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori
Queste due ultime frasi sono davvero molto belle: la penultima rispecchia la consapevolezza dei danni provocati dalle guerre, a qualsiasi titolo esse siano sfociate, e la voglia di vivere in piena libertà, pace e fratellanza; l’ultima ha un significato profondo che non lascia dubbi all’interpretazione.
Per quanto tutto questo possa farci sorridere e ricordare, vi è da dire che il più delle volte, questa forma di creatività, non è approvata dall’opinione pubblica. Essa è vista come una forma di distruzione e di rovina sia delle proprietà altrui che dei beni patrimoniali.