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"I FOCARACCI" TRA STORIA E LEGGENDA...
Postato il: 09-12-2007 @ 04:50 am -- letto 3242 volte

Una festività molto sentita e intrisa di spiritualità interessa la città di Loreto, che, nella notte del 9 dicembre si illumina grazie ad una tradizione secolare, quella dei "focaracci", che, ancora oggi, richiama l'attenzione e il senso religioso di molte persone. Loreto è uno dei luoghi più conosciuti nelle Marche, per i pellegrinaggi verso il suo Santuario. La città nasce in un colle posto a 127 metri d'altezza e, per questo, è facilmente visibile dal mare e dista solo 30 chilometri da Ancona. Il nome Loreto sembra predire il suo destino di luogo di fede e religione: trae, infatti, origine da "Lauretum", cioè le piante di lauri (conosciute agli dei e alla gloria degli uomini) di cui il colle era ricco. La storia di Loreto e del suo Santuario è davvero particolare e miracolosa. La tradizione narra come, nella notte tra il 9 e 10 dicembre del 1294, la casa di Nazareth, dove Maria visse, fu traslata dagli Angeli proprio a Loreto. Testimonianze rivelano che, prima, fu trasportata in Dalmazia, vicino alla città di Fiume e, poi, giunse in maniera definitiva presso il colle dei lauri. In quel periodo la città di Nazareth era in mano ai mussulmani: fu, quindi, un modo per salvarla e porla in un luogo sicuro. Nei documenti antecedenti al 1294 non si ha, infatti, traccia di questa struttura nelle Marche. Sembra non ci fosse nessuna abitazione in quel colle, ma solo una strada che permetteva di collegare Recanati al porto. Fu ritrovata anche un'iscrizione all'interno della Santa Casa, dove si raccontava la storia della traslazione e si affermava che la Vergine, nel 1296, rivelò ad un santo eremita che l'umile casa era l'abitazione della Sacra Famiglia di Nazareth. Il Santuario, con il suo rivestimento marmoreo, appare ancora oggi nella sua bellezza: sono 610 metri quadrati ricchi di sculture e affreschi fatti da innumerevoli artisti che lo hanno arricchito ed ampliato nel tempo, creando un luogo davvero unico. La tradizione dei "focaracci" vuole ricordare quel particolare evento che pose in una luce nuova la città di Loreto.
A dicembre, proprio in quei giorni in cui è avvenuta la traslazione, in tutte le Marche, a sud del Santuario, si festeggia la «Festa della Venuta», ma ancor di più a Loreto. Qui, ormai da centinaia di anni, continua la tradizione di accendere fuochi sulla spiaggia e in campagna per poter indicare la strada agli Angeli. Sono chiamati "li fucaracce" o "focaracci" e sono nominati anche in alcune opere letterarie, proprio per la loro spettacolarità. Un tempo, in occasione della Festa, i ragazzi si impegnavano a cercare la legna migliore e nasceva, così, una vera e propria gara tra i quartieri per riuscire a mettere insieme più legname possibile, in modo tale da far durare il falò più a lungo degli altri. Il legname si trovava, solitamente, sulla battigia, depositato dopo le mareggiate, o nelle campagne vicine. Il giorno della Venuta si creava una vera e propria atmosfera conviviale e piacevole anche perché le donne offrivano sulla spiaggia, a tutti, le loro frittelle preparate con acqua, latte e farina. Oggi la tradizione ancora resiste ed è veramente suggestivo vedere i fuochi illuminare i vari punti del paese, con la gente raccolta lì intorno, che mangia e beve vino, in attesa delle tre di notte che è appunto l'ora in cui sarebbe giunta la Santa Casa. All'interno della basilica, la notte della vigilia della Festa si celebrano diverse funzioni chiamate della "notte santa" con inni dedicati alla Madonna. Si prosegue, poi, con una processione in cui la statua della Vergine viene portata in spalla dagli aviatori che hanno come protettrice proprio Lei, dopo il volo che la portò fino a qui.
Questa è una tradizione portata avanti nel tempo dagli abitanti per non dimenticare quello che fu un evento davvero sensazionale.©Bettyboop







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Ultimo aggiornamento il 09-12-2012 @ 07:49 am



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