Postato il: 17-09-2008 @ 09:31 pm -- letto 2170 volte
Ho aderito a questo viaggio con poco entusiasmo…! Pensavo, dopo Parigi e dintorni, la Francia ha poco d’entusiasmante da offrire. La immaginavo si una terra ben coltivata, ma piatta e insignificante senza quelle particolari sfumature che, invece, avevo già avuto modo di apprezzare in altre parti d’Europa. Povera me come mi sbagliavo: mai farsi condizionare dalle proprie sensazioni perché in questo viaggio ho visto posti che a malapena avevo sentito nominare e che, mai e poi mai, avrei immaginato di raggiungere. Bene…ora vi racconto.
Il giorno di ferragosto, con il solito gruppo di amici, dall’aeroporto di Fertilia abbiamo preso l’aereo per Torino, dove ci attendeva il pullman prenotato dalla nostra agenzia di viaggio. Siamo partiti dalla Sardegna con un caldo torrido e siamo arrivati a Torino con un cielo plumbeo e minaccioso che non lasciava presagire niente di buono. L’incertezza del tempo avrebbe dovuto condizionare il nostro umore ma…noi eravamo in ferie…e ce ne siamo fregati del maltempo!
Il bello è stato arrivare a Courmayeur per il pranzo. Avete presente una giornata d’inverno con il vento gelido e le persone adeguatamente imbacuccate? Questo è stato il nostro primo approccio col maltempo. Noi vestiti, o meglio, svestiti con abiti estivi, ci siamo dovuti riparare nel ristorante senza poter dare uno sguardo alle meraviglie di questa bellissima stazione turistica. Il primo pernottamento è stato a Dijon e il giorno successivo siamo partiti alla volta di Parigi. Per me che l’avevo già vista, non è stata quella forte emozione che, invece, hanno avuto chi per la prima volta ha avuto l’impatto con le meraviglie di questa città. Nei cinque giorni a disposizione abbiamo visto di tutto e di più. L’immancabile Tour Eiffel, i Champs Elysees, l’Arch de Triomphe, la Madeleine, il Teatro dell’Opera, L’Ile de la Citè, il quartiere latino, il Boulevard S. Michel, Notre Dame e, naturalmente, il famoso museo del Louvre. Lì abbiamo trascorso un’intera giornata. N’è valsa veramente la pena. In uno dei pomeriggi a disposizione, siamo andati a visitare la Reggia di Versailles. La guida che avevamo durante tutto il nostro percorso, è stata di una bravura eccezionale. Era un italiano, d’origini siciliane che, col suo modo semplice e vivace di spiegare, ci ha coinvolto ed appassionato sulla storia della Francia e sulle varie vicissitudini di re e regine che vi hanno regnato. Dopo Parigi la nostra tappa successiva è stata Rennes con sosta obbligata per il pranzo a Caen. Ovviamente, visto che ci siamo fermati per il pranzo, abbiamo potuto visitare la chiesa di Sant’Eugenio che ospita il sepolcro del fondatore della città “Guglielmo il Conquistatore” e poi, il Castello Ducale ed i bellissimi giardini. Nella serata, stanchi ma soddisfatti, abbiamo raggiunto Rennes. Anche qui le meraviglie visitate hanno appagato i nostri occhi e la voglia del sapere.
Il momento più emozionante del viaggio è stato quando da Rennes abbiamo raggiunto Mont St. Michel. L’emozione ti prende quando da lontano vedi il bel promontorio con la bellissima Abbazia e, diventa ancora più forte, quando ti accorgi che il livello del mare aumenta in maniera rapidissima dando l’impressione di voler travolgere tutto ciò che trova nel suo percorso. Anche St. Malò, la così detta città corsara, è stata una piacevolissima scoperta.
Nella fase del rientro abbiamo visitato Vannes, col suo caratteristico porto, e Carnac con i suoi monumenti megalitici (Menhir e Dolmen). Ed inoltre la Cattedrale di Chartres, la città d’Orleans (che ha dato i natali a Giovanna D’Arco) ed, infine, i due castelli più rinomati della Loira, quello di Blois e di Chambord.
Ovviamente, quanto da me descritto, è soltanto una minima parte di ciò che in realtà i nostri occhi hanno potuto ammirare. Al di là, poi, delle bellezze naturalistiche e storiche che la Francia ci ha riservato, il viaggio in se stesso è stato piacevolissimo per la vivacità e la simpatia di tutto il gruppo che vi ha partecipato.
Commento: Da come descrivi tutto deve essere stata una gita con i fiocchi , posti meravigliosi , ci stai dicendo che siete arrivati in normandia ben 60anni e 2 mesi dopo gli alleati eheheheh, .
Giada guarda che sto scherzando , il vero motivo per il quale sto commentando il tuo scritto , è che secondo me ti sei dimenticata un pezzo del tuo racconto legato all'aeroporto Caselle , di conseguenza .................
A parte tutto Giada , sai che sono un burlone ,complimenti per lo scritto e per la bella vacanza che hai potuto fare sono felice per te e per tutti i componenti della comitiva.Ciao ed a presto
Commento: Be', come ben sai io non viaggio mai ne' amo farlo...per motivi...che tralascio.Pero' e' stato bello viaggiare attraverso il tuo racconto, guardare le meraviglie che hai descritto, attraverso le tue parole e i tuoi ricordi.E mi ritrovo con te in posti sconosciuti e che per me resteranno tali.
Grazie di avermeli mostrati e di averli condivisi con noi.
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