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   Notiziario degli eventi

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AutorePagina: 3 di 5
bettyboop   Inserito: 07-08-2015 alle 15:01   





Da: Lazio

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 OFF-Line

Tipica


Venerdì 7 e sabato 8 agosto 2015, si svolgerà, a Vietri di Potenza, la edizione di "Tipica", sagra dell'olio e delle tipicità vietresi. Al centro della manifestazione ci sarà l'oro giallo vietrese, l'olio, e altri prodotti e piatti tipici, ma, oltre alle delizie gastronomiche, ci saranno anche tanta buona musica ed attrattive. Venerdì sera, alla Vigna della Corte, si terrà il 3° raduno dell'organetto, poi, in Piazza XXIII Novembre, musica con Enzo Papa e dj Mike. Alle 23.00, in Piazza del Popolo, il concerto della nota band dei Kalamu. Sabato, invece, ancora musica con Cecchino B Folk, i Freschi Lazzi & Spilli e i Cant'ieri al Fosso. Seguirà la Notte Bianca. Nel percorso, si potrà pagare agli stand con una moneta coniata appositamente per l'evento, denominata "Il Vietrese", quest'anno con una dedica al Santo Patrono Anselmo Martire per il 400° anniversario dalla donazione dei resti mortali alla comunità vietrese. Un evento davvero unico, nel suo genere, grazie anche alle caratteristiche delle varie location, che, per l'occasione, saranno investite da giochi di luci e atmosfere fantastiche. Lungo tutto il percorso c'è spazio per canti, balli, mestieri antichi e tante curiosità e sorprese. Molte le bontà e le pietanze tipiche lungo le vie e nelle piazze del percorso: la ciambottola, le patate rosse, gli "strascinati cu la muddica", "cauzun c' la m'nestra" ed ancora altro. L'artigianato avrà la sua parte con gli antichi mestieri, e gli emigranti potranno fare un viaggio nella storia, con la mostra di fotografie storiche. I visitatori saranno invitati, durante il percorso, a cimentarsi nell'antico gioco della morra. All'ingresso, inoltre, sarà offerta una bruschetta per la degustazione dell'olio vietrese.




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bettyboop   Inserito: 08-08-2015 alle 00:30   





Da: Lazio

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World Master delle sculture di sabbia


Dall'8 agosto al 20 ottobre 2015, si svolgerà, a Cervia, la 18ª edizione del World Master delle sculture di sabbia. Tema di quest'anno è "Il magico mondo dei giocattoli", immersi nel mondo fantastico dell'arte della sabbia. A luglio sono state realizzate delle opere come anteprima del World Master. Gli scultori, protagonisti delle passate edizioni, si sono ritrovati a Cervia per realizzare un "biglietto da visita" del Master 2015. Le sculture sono, ora, in esposizione per fare da cornice alle sculture degli artisti partecipanti al Campionato del Mondo che si svolgerà dall'8 al 10 agosto. I campioni, circa 20, suddivisi in 10 gruppi di due persone, granello su granello, avranno a disposizione circa 3 giorni per lavorare e realizzare le sculture, rispettando i canoni internazionali secondo i quali la sabbia deve essere impastata solo con acqua e non può avere al suo interno nessun supporto rigido. Soltanto a lavoro ultimato è consentito spruzzare sulla scultura una soluzione di acqua e colla che crea una pellicola impermeabile che mantiene la sabbia umida e compatta. L'appuntamento è ospitato nel Beach Stadium sulla spiaggia libera di Cervia. La premiazione ci sarà la sera del 10 agosto alle ore 21.00, prima del tradizionale spettacolo dei fuochi artificiali di San Lorenzo. Le opere saranno giudicate dal pubblico, mentre una giuria tecnica, composta dagli stessi artisti, eleggerà la scultura tecnicamente più valida. Le opere si andranno ad aggiungere a quelle realizzate in luglio creando, così, un museo di sabbia, unendo insieme le nuove sculture e quelle riproposte, che racconterà la fantasia degli scultori attraverso il magico mondo della sabbia. Il mondo fantastico degli oggetti e dei personaggi che hanno accompagnato la nostra infanzia prenderanno vita dalle montagne di sabbia e faranno vivere un sogno ai più piccoli ma anche agli adulti. Le opere rimarranno in esposizione fino al 20 ottobre e saranno visitabili tutti i giorni, ad ingresso libero, dalle 9.00 alle 23.00




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bettyboop   Inserito: 10-08-2015 alle 00:48   





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Sentieri mediterranei


Dal 31 luglio al 27 settembre 2015, si svolgerà, a Summonte, la 17ª edizione di "Sentieri mediterranei", festival internazionale di musica etnica diretto da Enzo Avitabile. Tra concerti, artisti di strada, giocolieri, mangiafuoco, stand gastronomici e di artigianato, workshop, incontri, escursioni in montagna e momenti di arte e intrattenimento, si vivrà un'esperienza umana e sensoriale che, attraverso il linguaggio universale della musica, educa alla tolleranza verso gli altri e favorisce la conoscenza e la solidarietà tra i popoli. La rassegna, proseguirà fino al 27 settembre, con la sezione "Eventi in Abbazia", grazie alla partnership con Palazzo Abbaziale di Loreto, il Santuario e la Biblioteca Statale di Montevergine. In scena Bruno Canino (il 7 agosto), Luis Bacalov (il 13 agosto) e Nicola Piovani (il 15 agosto). Tre momenti differenti dedicati alla musica classica, contemporanea e per il cinema. Le tradizioni popolari saranno rappresentate da Nantiscia (9 agosto) a Grottolella, Tamborea (17 agosto) e Fiorenza Calogero (18 agosto) a Sant'Angelo a Scala e gli italo-irlandesi AR Meitheal a Capriglia (23 agosto). Infine, dal 12 al 27 settembre, musica cameristica con l'omaggio agli anniversari di Sibelius (a 150 anni dalla nascita), Scriabin (a 100 anni dalla morte) ed altri autori francesi (Satie, Bizet, Faurè e Ravel) al Santuario di Montevergine. Protagonisti dei concerti al Salone degli Arazzi del Palazzo Abbaziale di Loreto sono Yuko Okano, Edoardo Bruni, Monique Cìola, Daniele Cherubino, Livia Guarino, Nadia Testa, Paolo Francese, Alessandro Crosta, Gabriele Pezone, Roberta Piccirillo e Ilaria Sinicropi. Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito.




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Il Bianco & La Rossa


Dal 12 al 15 agosto 2015, si svolge, a Rotonda, la edizione de "Il Bianco & La Rossa", sagra dedicata a due eccellenze DOP del Parco del Pollino: i fagioli bianchi e la melanzana rossa. Tra musica, degustazioni, mostre, salotti culturali e di approfondimento della realtà agroalimentare lucana e, naturalmente, menu a base di melanzana rossa e fagioli bianchi, si scopre un territorio, la sua cultura e i suoi gustosi prodotti tipici. Senza mai trascurare la tradizione, in occasione dell'Esposizione Universale 2015, la prossima edizione dell'evento rientrerà fra gli appuntamenti di Expo Basilicata sui territori, durante i quali ci saranno risvegli a suon di musica, pranzi al sacco e passeggiate tra scenari naturali mozzafiato presso la suggestiva località montanara di Pedarreto. Il programma prevede mostre d'arte, letture, teatro e concerti jazz e di musica d'autore, oltre a momenti di approfondimento e riflessione, sulle due Dop di Rotonda e sullo stretto rapporto fra valorizzazione dei prodotti tipici, territorio e cultura, negli appuntamenti del Salottino Bianco & Rossa, con il gemellaggio, tra l'altro, fra il comune di Rotonda e quello senegalese di Diembering. Non mancheranno gli show cooking di Andy Luotto, protagonista dello spazio Le ricette dell'accoglienza, gli Aperitivi in Bianco & Rossa ideati dall'Enoteca regionale e la Cena Bianco & Rossa che, ogni sera, dalle 20.30, sarà una vera festa per il palato perché offrirà un menu diverso, a base di Fagioli Bianchi e Melanzana Rossa preparati, secondo la tradizione, dalle sapienti mani delle signore di Rotonda.




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Festa mondiale della zanzara


Dal 14 al 17 agosto 2015, si terrà, a Berra, in Piazza della Repubblica, la 14ª edizione della "Festa Mondiale della Zanzara", un progetto culturale di ampia comunicatività che, con un'idea ironicamente stravagante, nasce nel 2002, proponendosi in maniera giocosa, ma con lo scopo di valorizzare le tradizioni e il territorio. È la zanzara la regina di questa manifestazione che, come ogni estate, vive momenti diversi: culturali nella "Mostra sulla zanzara" con zanzaroteca e zanzabiologia e la "Zanzascienza" per studiare, in diretta, le fasi di sviluppo al microscopio, o le trappole, la lotta biologica e il monitoraggio della cattura dell'insetto succhiasangue. "Stai lontana da me" illustra le tecniche antiche e moderne per tenere lontane le zanzare, mentre gli zanzartisti sono impegnati con l' Concorso fotografico, a tema libero. I momenti ludici sono quelli dei vari giochi legati alla zanzara come "Zanzalotto", "Famm vedar la tavra" ("fammi vedere il pomfo", l'infiammazione causata dalla puntura), "Più gratti e più vinci", "Zanzaquiz" e, per finire in bellezza, la "Sexytavra", il "pomfo più sexy" della sera. Ce n'è per tutti i gusti, anche a tavola, ogni giorno, con gli "Zanzasapori", tutti da provare, perché legati all'habitat della zanzara: zanzini, zanzicce, zanzombre, zanzalame zanzetta, zanzalacci, zanzucchelle, zanzagalli e via così con la gastronomia di fantasia (…ma solo nei nomi!!). Nei giorni della Festa saranno presenti un Luna Park, spettacoli musicali e "Zanfrusaglie", bancarelle di antiquariato e prodotti vari perché questa Festa, come argutamente dicono gli organizzatori, è stata creata per valorizzare un prodotto di cui siamo ricchi (le zanzare) e riscoprire antichi valori e sapori, alcuni ormai dimenticati, che le nonne utilizzavano per render più piacevole il rientro a casa dei nonni alla fine di giornate piene di sudore e fatica.




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bettyboop   Inserito: 22-08-2015 alle 09:00   





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La Notte della Taranta


La 18ª edizione de La Notte della Taranta, festival itinerante dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale salentina, parte il 3 agosto da Corigliano e, dopo aver toccato 17 piazze salentine, si conclude il 22 agosto 2015 a Melpignano, con il concertone che vedrà sul palco dell'ex Convento degli Agostiniani, artisti ed ospiti, italiani e stranieri, di grande levatura. Oltre ai 22 membri dell'Orchestra popolare, diretta da Phil Manzanera (chitarrista dei Roxy Music e coproduttore dei Pink Floyd), ci saranno i dieci componenti del corpo di ballo, guidato da Roberto Castello, gli ospiti internazionali Paul Simonon (bassista dei Clash), Tony Allen (batterista nigeriano), Andrea Echeverri (cantante e chitarrista colombiana), Anna Phoebe (violinista e compositrice) e Raul Rodriguez (chitarrista spagnolo di chitarra flamenca). In scena anche il Canzoniere Grecanico Salentino con un progetto inedito per celebrare quarant'anni di carriera. Ospite speciale lo scrittore Erri De Luca, autore del testo del brano Solo andata, vincitore del premio Arte e diritti umani di Amnesty International. Phil Manzanera, il maestro concertatore dell'edizione 2015, ha anticipato che la serata di chiusura durerà più di quattro ore e sarà un mix di musica elettronica, rock e tanta pizzica. Ecco, quindi, spiegata la presenza di Ligabue, che canterà quattro brani di cui uno in dialetto salentino e uno in griko, la lingua neo-greca parlata nella zona. C'è riserbo solo su un titolo perché se ne conoscono tre, due del suo repertorio "Certe Notti" e "Il Muro del suono", e uno della tradizione salentina "Beddha ci dormi". La Notte della Taranta avrà anche un pre-concertone che inizierà alle 18.00 con Giro di Banda, Associazione Musicale della Grecìa Salentina. Dinanzi al ragno realizzato da Fabio Novembre, saliranno sul palco, per primi, i Tamburellisti di Otranto, una formazione composta da quaranta ragazzi diretti dal maestro Massimo Panarese. Subito dopo ci sarà un omaggio a Uccio Bandello a cura di Cardisanti e Mimmo Cavallo. Dopo sarà la volta di Pino Ingrosso e chiuderà il preconcertone il Canzoniere Grecanico Salentino con una performance in compagnia di Erri De Luca e della compagnia di danza verticale Cafelulè. All'inizio del Concertone si ricorderà Sergio Torsello, il direttore artistico recentemente scomparso, con un video dedicato a lui e al suo impegno.




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bettyboop   Inserito: 28-08-2015 alle 01:23   





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Patrizia Renzetti ci ha segnalato un nuovo evento:

Dalle terme al Ciammellocco, a Cretone è festa


Uova, farina, anice, limone e olio d'oliva e niente più per il "ciammellocco" di Cretone che dal 4 al 6 settembre viene celebrato con la sagra ad esso dedicata.

Quando ne assaggi uno non riesci più a fermarti! È così per il ciammellocco di Cretone, il dolce tipico che la frazione di Palombara Sabina che rappresenta un vero e proprio ritorno alle tradizioni del passato e agli antichi valori da recuperare. Semplici ingredienti con i quali le massaie del posto preparano la deliziosa ciambella che sarà cotta al momento e servita calda, così come insegnano le nonne. Un percorso enologico allieterà i visitatori. Cinque tappe dedicate a vini locali lungo il centro storico saranno unite ad altre tappe dedicate invece al cibo: teglie di pizza, verdure a chilometro zero impastellate e fritte e molto alto ancora per festeggiare il ciammellocco.

Un Prodotto Tradizionale del Lazio che, per tanti secoli, ha rappresentato il pasto ideale dei contadini nelle quotidiane fatiche nei campi: per la sua incredibile capacità di conservazione, che lo rende gustoso e fragrante per tanti giorni, il ciammellocco costituiva il meritato «premio» al termine di un pranzo frugale prima di riprendere il duro lavoro. Nei tre giorni della sagra questa deliziosa ciambella sarà servita insieme ai primi e secondi piatti tipici della zona, il tutto accompagnato dall'ottimo vino locale.

Organizzata dall'associazione culturale LiberaMente, la manifestazione ha in programma intrattenimenti musicali tutte le sere e permetterà ai visitatori di scoprire un luogo ricco di storia che offre molteplici opportunità di svago. Delle splendide terme con acque sulfuree minerali note già ai tempi degli Antichi Romani, una gustosa frutta stagionale (pesche, ciliegie e susine) che cresce rigogliosa nelle campagne circostanti e una cucina fortemente basata sull'olio extravergine di oliva: Cretone è tutto questo e molto di più.

È un antico paese che affonda le proprie radici addirittura nel VII secolo a.C., quando il suo colle venne occupato per la prima volta dalle popolazioni sabine. Il villaggio arcaico seguì le sorti di tutto il territorio sabino in seguito alla guerra che nel 290 a.C. che portò i Romani a una schiacciante vittoria, che sottopose le città sabine al dominio di Roma. Nei secoli successivi il Castrum Cretonis fu prima di proprietà dei Savelli e poi, fino al 1817, dei Borghese. Oggi l'aspetto è quello tipico di un piccolo borgo medievale nel quale vale la pena visitare il Castello Savelli, la Collegiata dell'XI secolo e la Fortezza abbandonata di Castiglione.

Le Terme di Cretone vantano acque sulfuree termominerali che sgorgano purissime da due sorgenti alla temperatura di 23,5-24 C°. A pochi chilometri da Cretone, a valle del Monte Gennaro, sorge Palombara Sabina, con il suo Castello Savelli, nei cui saloni si possono ammirare gli affreschi della scuola di Raffaello; dall'antica rocca si snoda anche "il soccorso", una lunga galleria con 37 feritoie usata un tempo dai balestrieri per passare dal torrione alla rocca senza essere visti. Per gli amanti della natura, infine, c'è il Parco regionale dei Monti Lucretili, che si estende per 18000 ettari e ospita diverse specie protette.




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Evento inviato da Patrizia Renzetti:

Strigliozzi: la storia di una sagra a Castel di Tora 27 settembre


Cento chili di farina e settecento uova per realizzare oltre duecento chili di pasta: mica male per un borgo di meno di trecento abitanti! Ma a Castel di Tora amano fare le cose in grande, soprattutto quando c'è da mettere in vetrina il proprio piatto tipico: gli strigliozzi.

Quest'anno, peraltro, la Sagra dedicata a questa pasta fatta a mano compie 20 anni e i castelvecchiesi, così chiamati per l'antico nome del paese, sono pronti più che mai ad accogliere turisti, curiosi e amanti delle tradizioni. L'appuntamento è fissato per domenica 27 settembre alle 12.30, quando all'interno di un'area al coperto inizierà la distribuzione degli strigliozzi, un particolare tipo di pasta lunga realizzata con farina di grano duro e condita con abbondante sugo al pomodoro; a completare il tutto ci saranno il pane cotto a legna, il buon vino del posto, i dolci tipici e tutto il meglio della gastronomia locale, che sarà in bella mostra insieme ai prodotti d'artigianato lungo le tortuose viuzze del paesino in provincia di Rieti.

Un luogo dal fascino magico, considerato uno dei borghi più belli d'Italia, immerso nella Valle del Turano che inizia a colorarsi delle tinte autunnali: quale momento migliore, insomma, per visitare Castel di Tora, sovrastato dall'imponente Monte Navegna all'interno dell'omonima Riserva Naturale e incastonato in una cornice di verde che si specchia nelle acque del Lago Turano! Dopo la scorpacciata sarà ancora più suggestivo, accompagnati dai suoni della natura circostante andare alla scoperta dei vicoli, delle piazzette e delle scalinate di Castel di Tora, che conserva ancora la torre esagonale medievale dell'XI Secolo, il Palazzo Scuderini, la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista e la Fontana del Tritone. Fino al 1864 il paese si chiamava Castelvecchio, ma poi si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne, nel 250 d.C., il martirio di Santa Anatolia. Oggi, peraltro, Castel di Tora costituisce uno dei principali Comuni che sorgono lungo la Strada del Tartufo e della Castagna che si snoda lungo la Valle del Turano: un motivo in più per fermarsi qualche ora da queste parti ed assaporare tutto il meglio che questo tratto incontaminato del Lazio ha da offrire.




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bettyboop   Inserito: 30-08-2015 alle 07:38   





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Evento inviato da Patrizia Renzetti

Di Piazzetta in piazzetta a Poggio Moiano per scoprire la Sabina


La Sabina mostra tutte le sue possibili sfaccettature, dalla musica al teatro, passando per il dialetto e ovviamente per la buona cucina: dal 4 al 6 settembre Poggio Moiano si trasformerà in una grande vetrina delle eccellenze locali con la prima edizione del "Folk Sabina Festival". Un evento nato intorno a un appuntamento storico come "da Piazzetta a Piazzetta", il percorso enogastronomico per le vie del vecchio borgo, che da quest'anno si fa ancora più ricco e si annuncia più coinvolgente del solito! Ad aprire le danze, venerdì 4 settembre, sarà lo spettacolo della Compagnia Teatrale Vicolo Primo, che presenterà la commedia di Italo Conti www.scampamorte.com.
Il 5 settembre, a partire dalle 19.30, tornerà invece "da Piazzetta a Piazzetta", l'evento più amato dell'estate nel paese a metà strada fra Roma e Rieti: i visitatori potranno scoprire i vicoli, le piazze e le scalette dell'antico Podio de Moiano, fermarsi un attimo per godersi lo spettacolo di un artista di strada e poi gustare un piatto della tradizione all'interno di un'antica cantina prima di ripartire verso una nuova tappa. Sarà insomma un vero e proprio percorso enogastronomico nella cultura sabina basata su un'accurata selezione dei migliori prodotti della zona, a partire dalla bruschetta con l'olio extravergine d'oliva Sabina D.O.P., "l'oro verde" di questo territorio le cui virtù erano note già ai tempi degli Antichi Romani; e ancora una vera e propria prelibatezza come i frittelli di cavolo e mela e un piatto tipico della tradizione contadina, la panzanella: ovvero pane raffermo bagnato nell'acqua e condito con pomodoro, olio, aceto, sale e basilico, come vuole la tradizione Laziale. Sarà poi la volta dei "maccaruni" con ragù sabino, una pasta all'uovo tagliata a mano talmente sottile da sciogliersi in bocca, della coratella e della braciola arrosto con cicoria, per poi chiudere con una carrellata di dolci tipici.
Domenica 6 settembre invece, a partire dalle ore 17, spazio alla musica tradizionale con "A tempo d'organetto" con il maestro Daniele La Mano e ai giochi di una volta con il campionato di "Morra e Sbattimuro". In tutti e tre i giorni di festa lo stand gastronomico resterà sempre aperto e sarà possibile visitare "Le erbe pazze", la mostra sulle specie vegetali spontanee commestibili allestita all'interno del Cortile Tiberti.
Grazie al "Folk Sabina Festival", insomma, per un intero fine settimana sarà possibile perdersi tra i vicoli di Poggio Moiano fra degustazioni di piatti, vini e liquori locali, mostre ed esposizioni di artigianato, spettacoli teatrali e musicali: sarà un'esperienza difficile da dimenticare in un paese ricco di storia immerso in un territorio dalla natura rigogliosa. L'antico borgo conserva tante Chiese degne di nota come quelle di San Martino, San Sebastiano e Sant'Anna o la parrocchiale dell'Immacolata Concezione e San Giovanni Battista. Merita una visita anche l'edicola campestre di Santa Liberata, meta di pellegrinaggio in epoca antica perché la Santa era ritenuta la protettrice dei bambini affetti da gravi malattie, mentre gli amanti della natura potranno passeggiare nelle splendide faggete del Parco dei Monti Lucretili.




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Evento inviato da Patrizia Renzetti

Fabrica di Roma festeggia in sagra il "Faciolo carne"


Gnocchetti, cozze, cime di rapa, salsicce e cotiche: piatti gustosi e robusti che hanno una sola cosa in comune: il fagiolo o meglio il "faciolo" non uno qualsiasi ma il "fagiolo carne" che arricchirà ognuno di questi piatti in occasione della sagra ad esso dedicata.

Parliamo di semplici legumi o di qualcosa di più prezioso? A Fabrica di Roma il dubbio è lecito, dal momento che il fagiolo carne, semenza autoctona del paese in provincia di Viterbo, ha rappresentato per tanti secoli la principale forma di sostentamento delle sue genti, e veniva addirittura usato come pagamento in natura per il canone di locazione dei terreni che i contadini ricevevano in affidamento. Un legame profondo e ancestrale, insomma, che rivivrà come per magia dall'11 al 13 settembre alla "Sagra del fagiolo carne": giunta alla terza edizione, la festa celebra un prodotto ricco di vitamine, proteine, amidi, fibre, zuccheri, calcio, ferro e fosforo che, pur avendo rivestito per tanti secoli un ruolo centrale nella tradizione gastronomica di questo territorio, è stato recentemente riscoperto dopo essere stato inserito tra le semenze in via d'estinzione.

E così presso lo stand gastronomico allestito presso il Parco Le Vallette, ogni sera a partire dalle 19 i visitatori potranno assaggiare delle vere prelibatezze come l'antipasto del faciolo, gnocchetti co i facioli, facioli, cozze e cime di rapa, facioli co le cotiche e co le sarsicce; e per chi volesse provare qualcosa di diverso, è previsto un menù speciale a base di salsicce alla brace e patatine fritte. Di certo sarà difficile restare indifferenti di fronte al gusto dei legumi locali, celebrati già in una rivista dei primi del Novecento: "V'è un paese del Viterbese - Fabrica di Roma - dove i fagioli, di varietà piccola e colorata, sono squisitissimi. E là non mangiano, o per lo meno fino a qualche anno fa non mangiavano, altra cosa che essi. La piluccia di quella minestra borbottava sul fuoco tutti i giorni per il pasto serale; eppure, niente disturbi intestinali, né flatulenze! Il segreto era questo: li condivano col finocchio.

E se ogni serata sarà allietata da spettacoli musicali dal vivo che andranno avanti fino a tarda notte, partecipare alla "Sagra del fagiolo carne" rappresenta una buona occasione per scoprire Fabrica di Roma, antico paese a 26 chilometri di distanza da Viterbo, che sorge a 300 metri sul livello del mare nelle vicinanze del Lago di Vico. Al suo interno meritano una visita la Chiesa Collegiata di San Silvestro Papa, nota anche come il Duomo, risalente al 1.110, la Chiesa di Santa Maria della Pietà, il Castello La Rocca che sorge proprio al centro del paese e il medievale Palazzo Cencelli, che ora ospita il Comune; nel suo territorio spiccano invece Falerii Novi, sito archeologico di una antica città romana e la Chiesa di Santa Maria in Falleri, senza dimenticare la via Amerina, un itinerario turistico di grande impatto storico-religioso poiché rappresentava già agli albori dell'Impero Romano una via molto trafficata che collegava gran parte del territorio falisco.




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Evento inviato da Patrizia Renzetti

Sagra del fungo porcino


Porcini in crema, in zuppa su primi e secondi piatti, e la festa ha inizio a Oriolo Romano dall'11 al 13 e ancora dal 18 al 20 settembre. Ce n'è per tutti i gusti. Per chi li ama ma anche per chi preferisce qualcosa di più tradizionale. Grazie poi al contributo dell'Associazione Italiana Celiachia anche gli intolleranti al glutine potranno mangiare il loro porcino, rigorosamente controllato secondo i criteri dell'HACCP e con la supervisione di un micologo della ASL.

I "suillus", come venivano chiamati dagli Antichi Romani per il loro aspetto massiccio, saranno serviti davvero in tutte le salse nel corso di 6 serate all'insegna dei sapori genuini di una volta: trasformati in una deliziosa crema nobiliteranno le bruschette; saranno poi il condimento ideale delle fettuccine, nelle due versioni con e senza ragù, e l'ingrediente principale di una prelibata zuppa con i fagioli; fra i secondi, si potrà scegliere fra lo spezzatino e l'arista ai funghi porcini, e ancora fra il particolare hamburger con crema ai porcini e i funghi fritti. Ma niente paura perché anche chi ama i piatti più classici non resterà deluso con bruschette olio e sale (con o senza aglio), fettuccine al ragù, braciola, salsiccia e ventresca alla brace, patatine fritte e dolci. I funghi porcini saranno quindi in ottima compagnia con la pasta fatta in casa, l'olio, il vino, le carni, i formaggi e i dolci, tutti prodotti a chilometro zero provenienti dalle aziende del territorio, mentre grazie all'accordo con l'Associazione Italiana Celiachia anche gli intolleranti al glutine potranno gustare ogni domenica queste specialità.

Organizzata dall'Associazione Culturale Oriolo Romano, in collaborazione con il Comune e la Pro-Loco, la Sagra del fungo porcino affianca al ricco menù un programma che spazia dagli spettacoli musicali alle conferenze a tema, dai mercatini fino alle mostre d'arte: fra gli appuntamenti spiccano la partecipazione del grande animatore Kimbo, una serata dedicata alla pizzica e alla taranta e il ludo bus pomeridiano per la gioia dei più piccoli.

Il tutto senza dimenticare la splendida location scelta dagli organizzatori, la centralissima piazza Umberto I° dominata dall'imponente Palazzo Altieri; sulla pavimentazione che copre tutta la piazza, è disegnata una rosa dei venti che indica i punti cardinali rispetto ai quali sono orientate le quattro bocche da dove fuoriesce l'acqua della Fontana delle Picche, attribuita ad un allievo del Vignola. A Oriolo Romano, insomma, salutare l'estate e dare il benvenuto all'autunno sarà più dolce che mai!




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EcoFuturo Festival


Dal al 6 settembre 2015, in Umbria, presso la Libera Università di Alcatraz, situata a metà strada tra Gubbio e Perugia, si svolgerà la edizione di "EcoFuturo, il Festival delle EcoTecnologie e dell'Autocostruzione". Sarà una settimana costituita da importanti momenti di confronto su temi come la mobilità sostenibile, l'energia alternativa, le case ecologiche, il risparmio energetico, le tecnologie dolci, l'open source, il riuso e il riciclo. Non sarà soltanto una fiera di innovazioni ecotecnologiche, ma l'incontro di persone e realtà che, insieme, hanno la precisa consapevolezza che in Italia esiste un patrimomio straordinario di idee, esperienze e progettualità che coinvolge l'ecologismo in tutte le sue diverse espressioni. Obiettivo è quello di dare voce e visibilità a quelle più innovative, attraverso un' imponente rete di comunicazione (web, tv, radio, giornali…) e la possibilità di confrontarsi in una cornice conviviale, creativa e cooperativa, per fare nascere nuove idee e possibili collaborazioni, realizzando il sogno di un futuro più verde. Il programma degli incontri è vasto e variegato e, per conoscerlo, basta cliccare sul titolo.




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Corto & Fieno - Festival di cinema rurale


Dal 18 al 20 settembre 2015, si svolgerà, nei comuni di Ameno, Omegna e Miasino, sul Lago d'Orta, la edizione di "Corto & Fieno - Festival di cinema rurale". L'obiettivo è quello di indagare, attraverso i modi e le forme del cinema, la persistenza del rurale nella società contemporanea, con lo scopo di raccogliere testimonianze dal mondo rurale e promuovere un recupero delle tradizioni della terra in chiave innovativa, attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni. Non presenta una visione apocalittica o nostalgica, non rimpiange l'esistenza bucolica dei tempi passati e non demonizza la vita moderna, ma riflette sulla dialettica tra ruralità e progresso, esplorandone le implicazioni virtuose e viziose, evidenziandone i conflitti e soppesando le possibili soluzioni. Le sezioni del Festival sono tre: Frutteto, Mietitura e Sempreverde. Corto & Fieno si chiuderà ufficialmente, al Museo Tornielli di Ameno, il 26 settembre, con la musicazione dal vivo di "Aurora (Sunrise: A Song of Two Humans)" di Friedrich Wilhelm Murnau, film del 1927, da parte dell'Ensemble Elettroacustico, sei strumentisti diretti da Riccardo Sinigaglia.
Per il programma delle proiezioni, basta cliccare sul titolo.




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bettyboop   Inserito: 10-09-2015 alle 04:27   





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Festival dell'Oriente a Napoli


Dall'11 al 13 e dal 18 al 20 settembre2015, si svolgerà a Napoli, la 14ª edizione del Festival dell'Oriente. Inserito nella Mostra d'Oltremare, presenta più di una novità, come il prolungamento dell'orario serale fino alle 00.30; la presenza di 5 palchi, che lavoreranno contemporaneamente e ininterrottamente dalle 10.30 sino alle 00.30; un'area dedicata a "Salute e Benessere: da Oriente a Occidente", con un palco per le varie dimostrazioni, seminari, conferenze e workshop; un'area gastronomica che presenterà prodotti esclusivamente di carattere orientale, etnico, biologico e vegetariano/vegano, per un totale di oltre venti ristoranti e punti ristoro; spettacoli e animazione di tutti i tipi, per i bambini, in un'area tutta dedicata a loro, con peluche giganti e intrattenimento con Kung Fu Panda; un'area dedicata al "Ballo Orientale Indiano", dove i visitatori di tutte le età verranno coinvolti nelle atmosfere e ritmi dei gruppi di danza Bollywood. Possibilità, infine, di partecipare alla guerra degli aquiloni, al coloratissimo Holy Festival, alle incredibili acrobazie del leone sui pali ed anche al drago cinese. Una scoperta, insomma, dell'antico e moderno Oriente, in cui protagonista sarà il pubblico.
Potrete vedere il programma completo cliccando sul titolo




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Women's Fiction - Festival Internazionale di Narrativa femminile


Sabato, 26 settembre, a Matera, nel corso del Festival Internazionale di Narrativa femminile "Women's Fiction Festival", che si terrà dal 24 al 27 settembre 2015, verrà assegnato il Premio Baccante a Giuseppina Torregrossa, conosciuta, soprattutto, per "Manna e miele, ferro e fuoco", ma autrice di altri romanzi in cui racconta le donne in modo tale da farla definire la Allende siciliana (è di Palermo). "Essere considerata l'Allende siciliana mi fa piacere -lei dice- ma non sopporto che mi si dica che i miei libri appartengono al genere della letteratura femminile. Che vuol dire? I miei libri sono per tutti, nonostante in essi si parli di sentimenti". Proprio in questa occasione, a Casa Cava, verrà presentato, in anteprima nazionale, il suo ultimo romanzo "Il figlio maschio" (Rizzoli), in cui l'amore per le donne si unisce a un altro suo grande amore, quello per i libri, sfociando in una potente saga familiare che abbraccia un secolo di donne, di libri e di profumi della Sicilia.


Giuseppina Torregrossa in una foto di Franco Marocco



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Psicologia Umbria Festival: L'Io e il Noi


Lunedì 5 ottobre alle ore 11.00, nella sala Fiume di Palazzo Donini, verrà presentato "Psicologia Umbria Festival", 16 appuntamenti in 7 città della regione. Convegni, momenti di confronto, appuntamenti culturali, proiezioni di film, soprattutto per far conoscere sotto tutti i punti di vista la professione dello psicologo. L'evento si svolgerà dal 7 al 16 ottobre 2015. Le città interessate sono Perugia, Terni, Foligno, Assisi, Gubbio, Spoleto e Orvieto. Proprio da quest'ultima partirà la grande manifestazione che vedrà esperti del settore e professionisti relazionare sul filo conduttore "L'Io e il Noi". Nell'ambito del Festival, dal 12 al 16 ottobre, l'Ordine, da tempo impegnato nella valorizzazione della professione, promuoverà Studi aperti, cinque giorni di consulenze, attività di orientamento e informazione che saranno forniti gratuitamente.
Per il programma e le schede dei professionisti, cliccate sul titolo




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La Fiera delle Parole 2015


Dal 6 all'11 ottobre 2015 si svolgerà, a Padova, la edizione de "La Fiera delle Parole", un grande festival che, come ogni anno, porterà, con oltre 170 incontri con i nomi più importanti della letteratura, del cinema, della musica, dell'arte e del giornalismo, italiani e stranieri, una ventata di parole, nei luoghi più suggestivi della città. È una manifestazione ideata per gli appassionati di letteratura, ma che sa coinvolgere tutta la città in una "grande festa dei libri e della cultura" aperta a tutti, attesa anche da chi si lascia semplicemente entusiasmare dalla bellezza della musica, del teatro, della scienza e della filosofia. L'inaugurazione è affidata a Roberto Vecchioni, il 6 ottobre al Teatro Verdi, con un concerto di "parole e musica". Oltre ad essere un'importante vetrina per scrittori, artisti e giornalisti, è un'occasione irrinunciabile per far scoprire a bambini e ragazzi, gli uomini e le donne di domani, il piacere di leggere, approfondire, riflettere e condividere. Oltre alla letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, la manifestazione dedica particolare attenzione agli alunni delle scuole elementari, medie e degli istituti superiori di secondo grado di Padova che avranno l'opportunità di partecipare agli appuntamenti più importanti o di accogliere, all'interno dei propri istituti, rappresentanti di letteratura, attualità, storia e scienza in una veste più informale e leggera. Ci sarà anche un omaggio a Sebastiano Vassalli, con la lettura, da parte di Vanda Marasco e Isacco Tognon, di brani tratti dal suo libro postumo "Io, Partenope".
Il programma di tutti gli appuntamenti potete vederlo cliccando sul titolo




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Tenco 2015 "Fra la Via Aurelia e il West" -Dedicato a Francesco Guccini -


Dal 22 al 24 ottobre, si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo, l'edizione 2015 del Premio Tenco, dedicato a Francesco Guccini e dal titolo "Fra la Via Aurelia e il West". La manifestazione vuole essere un omaggio, a 40 anni dall'assegnazione del Premio Tenco e in occasione dei suoi 75 anni, al Maestrone di Pàvana, da sempre legato al Club Tenco, che è nato anche grazie a lui. Nei primissimi anni '70, infatti, Amilcare Rambaldi, lo storico fondatore del Club, lesse su una rivista dell'epoca un articolo su Francesco Guccini, Vecchioni e Piero Ciampi intitolato "Bravi, bravissimi, ma chi li vuole?". Rispose con una lettera in cui scriveva: "Li voglio io." Nell'agosto del 1972 fonda il Club. Quando nel 1974 nasce la "Rassegna della canzone d’autore", Guccini è uno dei primissimi artisti invitati. E il 26 luglio 1975, alla 2ª edizione della Rassegna, riceve il Premio Tenco. È garantita anche la presenza di Roberto Vecchioni che si esibirà con un proprio set e un omaggio al suo grande amico storico. La filosofia del Club Tenco e dell'intera rassegna è, senz'altro, più attenta all'estetica della canzone che all'importanza mediatica dei suoi autori, sebbene i partecipanti e gli ospiti siano tutti di alto profilo.
Per conoscere, giornalmente, il programma dell'evento, come al solito, cliccate sul titolo




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Sagra della Ciuìga


Dal 30 ottobre al 1° novembre 2015, a San Lorenzo in Banale, si svolgerà la 14ª edizione della Sagra della Ciuìga, profumato e gustoso salume con le rape, prodotto sull'altopiano del Banale, ai piedi delle Dolomiti del Brenta, inventato nel 1875 da Palmo Donati, un macellaio del borgo che, impastando carne di maiale e rape bianche cotte e tritate, creò un salume di forma piccola e allungata, simile alla pigna delle conifere, in dialetto locale ciuìga, dal sapore forte e deciso, considerato una vera leccornia. Il 30 ottobre la sagra verrà inaugurata da una Cena di Gala con il seguente menu...




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Le fave di San Nicola a Pollutri


Il 6 dicembre si festeggia San Nicola, vescovo di Myra, ma detto "di Bari", perché nel 1087, 62 marinai baresi trafugarono le ossa del Santo e le traslarono da Myra a Bari dove sono custodite nella splendida Basilica romanica. In Abruzzo e in Puglia, due regioni la cui storia economica e sociale si è costruita intorno alla pastorizia, San Nicola ha molti altari e cappelle che fanno riferimento alla grande basilica di Bari. Ha anche molte case, ovvero le antiche sedi di corporazioni e confraternite, che, un tempo, furono importanti punti di riferimento, oltre che centri economici e culturali, in grado di gestire la complessa struttura della transumanza, e che, oggi, sono depositarie dei cerimoniali legati alla religiosità popolare. Una di queste case si trova a Pollutri, paese posto ai bordi del Tratturo Magno che da L'Aquila raggiungeva Foggia, dove il Santo è festeggiato due volte l'anno: la 1ª domenica di maggio e il 6 dicembre. In questa seconda ricorrenza la casa di San Nicola vive, a ricordo dei tempi in cui tra le sue mura si svolgevano importanti contratti e transazioni, il suo momento più importante. Il primo giorno della Novena, al suono della campana maggiore della chiesa, detta appunto di San Nicola e alla quale sono attribuiti patronati antitempestari, il priore della confraternita riapre i locali e vi accoglie, per la preghiera serale, tutti i confratelli, le loro famiglie, il procuratore e i deputati della festa. Contemporaneamente, le donne iniziano i preparativi delle "panicelle", completando i giri di questua per la raccolta del frumento e avviando le operazioni di macina. Il 5 dicembre, su lunghi tavoli, si provvede a preparare la massa che, una volta lievitata, verrà lavorata a forma di piccoli pani su cui viene impresso l'antico e sacro sigillo del Santo. Il rito è scandito dal solenne rintocco della campana che accompagna anche la lunga teoria delle ragazze che, mantenendo in equilibrio sul capo le lunghe tavole su cui sono poste le "panicelle", si recano a cuocerle nel forno. Il 6 dicembre, dopo le funzioni religiose e la processione in cui viene condotto per le vie del paese un prezioso busto argenteo, capolavoro di scuola napoletana, nel primo pomeriggio, davanti alla Chiesa di San Nicola, ha inizio il rito della «cottura delle fave». In piazza, i deputati della festa preparano sette enormi caldaie colme di fave, circa tre quintali, precedentemente ammorbidite da un lungo ammollo nell'acqua. Al primo tocco del campanone, si provvede a dare fuoco alle fascine al grido unisono di "fuoco!". A questo punto l'entusiasmo popolare raggiunge il massimo e ognuno "tifa" per il caldaio abbinato al proprio quartiere o alla propria corporazione. È, infatti, consuetudine che il caldaio che bollirà per primo riceverà un premio e, soprattutto, le felicitazioni di tutti i pollutresi che, dallo svolgimento del rito, traggono auspici di benessere e prosperità. Le fave, poi, una volta cotte, vengono distribuite insieme alle "panicelle" e ad un bicchiere di vino e consumate come «devozione». La tradizione, che mostra complessi aspetti mitici che si ricollegano a rituali antichissimi in cui entrano le valenze ctonie e sacrali delle fave, i concetti solari e del ritorno ciclico del tempo, ha una sua spiegazione popolare. Una leggenda riferisce che San Nicola, Santo dell'abbondanza, avrebbe salvato, nel 1673, la gente di Pollutri, durante una terribile carestia, facendo arrivare sei caravelle piene di fave. San Nicola è anche il protettore delle "ragazze da marito" perché avrebbe fatto un grosso regalo a tre fanciulle povere che non avevano dote e che il padre voleva avviare alla prostituzione: per tre notti di seguito avrebbe gettato nella loro casa, attraverso una finestra aperta, tre sacchetti di monete d'oro o, secondo altre versioni, tre palle d'oro, quelle che vengono riprodotte nella iconografia corrente. San Nicola è, inoltre, un santo "solstiziale", per cui la sua festa si celebra anche con i falò, come molte altre che, in questa settimana, sono caratterizzate dall'accensione di fuochi.




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